Quando portare per la prima volta il bambino dal dentista?

Francesca Scarabelli A cura di Francesca Scarabelli Pubblicato il 04/07/2024 Aggiornato il 04/07/2024

La prima visita andrebbe programmata intorno ai tre anni, senza dimenticare poi regolari controlli successivi.

Prima visita dal dentista

A partire dal sesto mese di vita cominciano a spuntare i primi dentini da latte; in questa fase i genitori potrebbero cominciare a chiedersi quando portare per la prima volta il bambino dal dentista. Sarebbe bene, infatti, cominciare con i primi controlli in una fase molto precoce anche in assenza di problematiche evidenti, in modo da assicurarsi che tutto vada per il meglio e soprattutto per instaurare un buon rapporto con una figura che spesso incute un po’ di timore ai bambini e anche a qualche adulto.

L’età giusta per la prima visita, secondo il parere di molti esperti, è intorno ai tre anni di età, ma si può anticipare in caso di dubbi o di problemi. Alcuni genitori ritengono che, in assenza di carie o di altri problemi, non sia importante sottoporre il bimbo a regolari controlli dal dentista, perché si tratta di dentini destinati a cadere. Nulla di più sbagliato: controlli regolari serviranno non solo a monitorare la salute dei denti e a intervenire tempestivamente in caso di problemi, ma anche ad educare i bimbi ad una corretta igiene orale fin da piccoli.

La prima volta dal dentista

Molti genitori pensano che non sia importante controllare i denti da latte dei propri bambini perché si tratta di dentini destinati ad essere sostituiti da denti permanenti verso i sei anni di età. In realtà alcune statistiche recenti ci informano che oltre il 60% dei bambini sviluppa una carie al terzo anno di età, principalmente a causa di una igiene orale poco corretta che porta alla formazione di placca batterica. Da qui si capisce l’opportunità di controlli precoci, ma anche di instaurare una corretta igiene orale: durante le prime visite il dentista potrà spiegare al bimbo come spazzolarsi correttamente i denti dopo ogni pasto (operazione che andrebbe svolta a partire dai sei mesi di età) per evitare questo problema. Non dimentichiamo che il corretto mantenimento dei denti permanenti dipende anche da una buona educazione all’igiene orale fin da piccoli!

Alcuni dentisti ritengono invece che, in assenza di problemi, l’età giusta per una prima visita sia intorno ai 4-5 anni perché è abbastanza difficile fare un esame clinico completo su bambini più piccoli, che non sono ancora pienamente collaborativi. Sono però tutti concordi sul fatto che effettuare visite anche su bimbi più piccoli non abbia controindicazioni e che possa aiutare i piccoli pazienti a familiarizzare con la figura del dentista e con gli strumenti utilizzati in una situazione di tranquillità e non in concomitanza di eventi traumatici o dolorosi come ad esempio la rottura di un dentino o una carie.

Quando la visita è necessaria?

Ci sono alcune situazioni che richiedono un consulto dal dentista anche per bambini molto piccoli. Ad esempio:

  • trauma dentale;
  • sospetto di carie;
  • malformazione vascolare che porta a necrosi e poi alla carie;
  • lesioni dei tessuti molli;
  • palati stretti;
  • malocclusioni, anche se in questo caso è raro che si possa intervenire precocemente.

Come spiegarlo al bambino

È importante che i bambini vengano visitati da specialisti in ortodonzia e odontoiatria pediatrica, in modo che possano essere trattati in maniera corretta anche dal punto di vista del primo impatto con una figura che potrebbe incutere un po’ di timore. La cosa migliore sarebbe programmare la prima visita in un momento in cui il bambino è tranquillo e non ci sono emergenze a cui fare fronte, in modo che il piccolo non associ la visita dal dentista a fastidio o dolore. In questo modo l’odontoiatra può impostare un rapporto di fiducia basato sul gioco, facendo vedere e magari anche provare alcuni strumenti in modo che il bimbo possa prendere confidenza con sensazioni, odori e rumori senza averne paura.
Anche il ruolo dei genitori è molto importante: è infatti fondamentale che siano pronti per la visita quanto e più del bimbo, perché un loro eventuale stato involontario di ansia o di timore viene subito recepito dal bambino. Meglio quindi evitare di apparire ansiosi e di parlare davanti al bimbo di dolore, punture o altri interventi fastidiosi; l’ideare sarebbe assumere un atteggiamento sereno e rassicurante, presentando il bambino come una figura a cui affidarsi con fiducia e tranquillità.

Cosa succede durante la prima visita?

In genere, durante la prima visita dal dentista ci si concentra non solo sulla valutazione dello stato dei denti e della cavità orale, ma anche sulla spiegazione di tutto ciò che può prevenire l’insorgere di carie e di altri problemi, il tutto rapportato all’età e alla capacità di comprensione del bimbo. In particolare potrà essere spiegato come lavarsi i denti correttamente, quale dentifricio scegliere e cosa mangiare o evitare per mantenere i denti sani e forti.

Prima visita dal dentista

Foto di Nadezhda Moryak da Pexels

Ogni quanto fare controlli

Dai tre anni in poi, o comunque dopo la prima visita dentista bambini, si possono programmare controlli regolari ogni sei mesi circa, in modo da monitorare la situazione e individuare tempestivamente eventuali carie, malocclusioni o altri problemi. Sarà però il dentista a consigliare la giusta frequenza caso per caso. Ci sono ad esempio bambini che non riescono a spazzolarsi bene i denti e che quindi tendono ad avere più tartaro; in quel caso i controlli dovranno essere più frequenti. Controlli regolari e frequenti serviranno anche a valutare lo sviluppo del cavo orale e la crescita dei denti, in modo da poter intervenire subito nel caso in cui, per esempio, si debba mettere l’apparecchio dentario.
È poi importante fare un controllo intorno ai 6 anni, età in cui inizia la dentizione permanente ed è necessario controllare e individuare eventuali malocclusioni, alterazioni che richiedono cure ortodontiche o la presenza di carie.

In copertina foto di . MM Dental . da Pexels

 
 
 

In breve

Quando portare per la prima volta il bambino dal dentista? L’igiene orale è importante fin dalla più tenera età, quindi è importante programmare la prima visita il prima possibile, già a partire dai tre anni di età.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Bimbo di 17 mesi che vuole mangiare solo pane e frutta

04/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Chiara Boscaro

A un bambino che si rifiuta di mangiare la maggior parte dei cibi che gli vengono proposti non deve essere data come alternativa nutrirsi con snack di vario tipo. Bisogna invece rimanere fermi nella decisione di continuare a proporgli solo quanto è giusto assuma per crescere bene.   »

Bimba di due anni che da quando va al nido si ammala spesso (e prima mai)

04/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Ripetute infezioni virali sono lo scotto che i bambini devono pagare quando iniziano a frequentare il nido o la scuola materna. Ma queste malattie non devono preoccupare, ma essere giudicate, oltre che accadimenti normali, anche un allenamento utile allo sviluppo di difese immunitarie efficienti.   »

Referto dell’ecografia morfologica: come capire se c’è qualcosa che non va?

28/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il medico che effettua l'ecografia morfologica non rileva anomalie, non ha senso arrovellarsi sul referto. Se ci fosse stato qualcosa che non va sarebbe stato comunicato. In Inghilterra non vengono rilasciati alle pazienti i risultati degli esami proprio per evitare preoccupazioni inutili a chi non...  »

Mutazioni MTHFR eterozigote e PAI 4g/4g omozigote: possono causare l’aborto?

24/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'interruzione spontanea di una gravidanza iniziale è quasi sempre dovuta a uno sbilanciamento cromosomico del feto e non a mutazioni che di fatto non impediscono in assoluto che una gestazione vada a buon fine, come dimostra il fatto che tantissime donne che ne sono interessate hanno figli.   »

Fai la tua domanda agli specialisti