Rendimento scolastico messo in crisi dai traslochi?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 24/11/2016 Aggiornato il 24/11/2016

I bimbi che nei primi sei anni di vita fanno molti traslochi avrebbero un rendimento scolastico e una salute peggiori rispetto ai loro coetanei più “stanziali”. Sarà vero?

Rendimento scolastico messo in crisi dai traslochi?

Il bambino prende brutti voti a scuola, fa fatica a studiare, non riesce a stare al passo con i compagni? Se ha sempre abitato nella stessa casa, effettivamente, potrebbe essere svogliato o avere problemi di apprendimento. Se, invece, nella sua breve vita ha dovuto affrontare molti traslochi, la “colpa” del suo cattivo rendimento scolastico potrebbe dipendere proprio da questo nomadismo. Secondo un recente studio condotto da un team di ricercatori britannici, dall’università di Swansea, infatti, i ripetuti cambiamenti di residenza possono incidere negativamente sulle performance dei ragazzi.

800.000 persone sotto esame

Gli autori hanno esaminato i dati forniti da scuole, asili, centri medici e ospedali, riferiti complessivamente a ben 800 mila persone. In particolare, si sono concentrati sui dati dei bambini con meno di sette anni. L’obiettivo della loro analisi era capire se i traslochi potessero avere conseguenze significative sulla salute fisica e sul rendimento scolastico dei bimbi.

I cambiamenti sono fonte di stress

I risultati hanno confermato che i traslochi comportano uno stress importante nei bambini. Infatti, nei test eseguiti alle scuole primarie per valutare le competenze degli alunni di sei-sette anni, gli studenti che nella prima parte dell’infanzia avevano cambiato spesso casa, mediamente, ottenevano risultati inferiori rispetto ai loro coetanei “stanziali”. Alla luce di questa scoperta, molti hanno criticato un’abitudine abbastanza diffusa nel Regno Unito, ossia quello di cambiare casa pur di riuscire a iscrivere il figlio in una determinata scuola.

Conseguenze anche sulla salute

Anche la salute psicofisica sembra risentire dei traslochi. Infatti, nella casistica considerata, i ricoveri ospedalieri sono stati più frequenti nei bambini che nel primo anno di vita hanno cambiato spesso casa. Ma per quali ragioni i trasferimenti possono avere queste conseguenze così negative? Occorre considerare che i cambiamenti comportano uno stress importante non solo negli adulti, ma anche nei più piccoli. Il doversi adattare a una nuova realtà, il non avere più i soliti punti di riferimento spaziali, il dover fare nuovi amici, infatti, sono tutti fattori che possono avere un forte impatto.

 

 

 
 
 

In breve

NON RIMANDARE TROPPO

Se proprio non si può fare a meno di trasferirsi, sarebbe meglio farlo il prima possibile: secondo lo studio, nella fascia di età uno-quattro anni sono necessari più traslochi per lasciare un segno nel rendimento scolastico, mentre fra i quattro e i sei anni un solo trasloco è sufficiente per creare problemi.

 

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