Sindrome dell’occhio secco, sotto accusa smartphone e tablet

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 31/05/2017 Aggiornato il 31/05/2017

Dietro alla sindrome dell'occhio secco c'è la scarsità di liquido lacrimale, che non viene prodotto in quantità sufficienti o evapora troppo

Sindrome dell’occhio secco, sotto accusa smartphone e tablet

In inglese si chiama Dry eye syndrome (Des, ovvero sindrome dell’occhio secco) e sta conoscendo una crescita esponenziale in tutto il mondo, tanto da essere considerata dall’Organizzazione mondiale della sanità tra i disturbi più sottovalutati della società moderna. Sotto accusa l’uso sempre più massiccio e diffuso, a tutte le età, di tablet e smartphone, oltre che della televisione.

Importante la prevenzione

Per sensibilizzare la popolazione alla prevenzione e alla cura della sindrome dell’occhio secco è stata promossa una campagna di prevenzione e cura dal Cios, il Centro italiano occhio secco di Milano in collaborazione con la Clinica oculistica dell’università dell’Insubria di Varese e con il patrocinio di Comune di Milano, Asst dei Sette Laghi e Soi, Società oftalmologica italiana. Oltre al Cios la campagna ha coinvolto centri ospedalieri di Catania, Napoli, Roma, Milano e Varese.

Attenzione ai bambini

Come spiega l’American Academy of Pediatrics, l’uso prolungato e indifferenziato di smartphone o tablet può causare con una certa facilità l’insorgenza della sindrome dell’occhio secco nei bambini. Questo accade perché, come spiegano gli oftalmologi, normalmente sbattiamo le palpebre 15 volte al minuto, mentre quando usiamo a lungo i nuovi strumenti digitali come il pc o guardiamo molto la televisione, l’occhio sbatte la metà delle volte necessarie, con le conseguenze dell’eccessiva evaporazione e ridotta produzione del liquido lacrimale.

Poche lacrime

I sintomi della sindrome dell’occhio secco sono arrossamento, prurito, bruciore, sensazione di ‘sabbia’ o corpo estraneo, ipersensibilità alla luce, vista offuscata, dolore. Dietro al disturbo c’è la scarsità di liquido lacrimale. Le cause possono essere congenite, involutive (come l’età avanzata) o acquisite, come l’eccessivo inquinamento dell’aria (in particolare da ossido di azoto e Pm10), l’assunzione di alcuni farmaci, l’abuso di lenti a contatto e l’uso prolungato di dispositivi con lo schermo retroilluminato come tablet, pc, smartphone e tv, che sempre più spesso prosciuga la vista di bambini e adolescenti.

 

 

 
 
 

In breve

NON PIU’ DI 20 MINUTI DI FILA

Per salvare gli occhi dalla sindrome dell’occhio secco dovuta a un eccessivo uso di dispositivi tecnologici, gli esperti consigliano di ridurre l’utilizzo di tv, smarthphone, tablet e computer o, quantomeno, di prestare attenzione alla frequenza di ammiccamento palpebrale. Per gli esperti vale la regola del “20-20-20” suggerita dalla Società di oftalmologia americana: ogni 20 minuti di uso di pc o tablet fare una pausa di 20 secondi e focalizzare lo sguardo su un punto a 20 piedi di distanza (6 metri circa).

 

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