Smartphone e tablet: bambini a rischio dipendenza

Patrizia Masini A cura di Patrizia Masini Pubblicato il 22/01/2019 Aggiornato il 25/01/2019

Difficile per bambini e ragazzi resistere a smartphone e tablet: cercano di utilizzarli anche a scuola. Ora c'è la proposta di legge di proibirli totalmente a elementari e medie. Il rischio di dipendenza è elevatissimo

Smartphone e tablet: bambini a rischio dipendenza

Per ora la legge dice che in Italia smartphone e tablet possono essere usati a scuola, pur con vari limiti. Ma creano così tanta dipendenza, che si sta già pensando di proibirli totalmente. Ci sono già emendamenti nell’ambito del testo per reintrodurre educazione civica a scuola che prevedono proprio la proibizione del loro uso a scuola. In Francia, per esempio, sono proibiti anche durante le pause di lezione. I numeri parlano chiaro: i bambini americani trascorrono mediamente più di due ore davanti a tv, smartphone e tablet e il 40% possiede un tablet. In Italia, l’80% dei bambini tra i tre e i cinque anni è in grado di utilizzare questi dispositivi elettronici. Sono i dati diffusi da un rapporto americano, promosso e pubblicato da Common Sense Media, onlus che si occupa di informare i genitori sul corretto utilizzo della tecnologia nei primi anni di vita dei piccoli.

1.400 famiglie sotto esame

Per capire meglio il fenomeno, sono state analizzate le abitudini di 1.400 famiglie americane, con diversi redditi e figli sotto gli otto anni. I risultati hanno confermato il cambiamento radicale in atto e la quotidianità dei bambini sempre più “digitalizzata”. Tv e dvd sono stati, infatti, progressivamente abbandonati, sostituiti da smartphone e tablet. I bambini dai cinque agli otto anni trascorrono in media tre ore al giorno davanti allo schermo, dai due ai quattro anni almeno due ore e mezza e addirittura già nel primo anno di vita i più piccoli sono a contatto con dispositivi elettronici per almeno 40 minuti al giorno. Altro elemento emerso dall’indagine è la maggiore predisposizione dei bambini nati in famiglie con il reddito più basso a fare un utilizzo più massiccio della tecnologia, per un totale di tre ore e mezza al giorno.

Genitori consapevoli… ma non troppo

Oltre alla raccolta dei dati, i ricercatori hanno domandato ai genitori che cosa pensassero del tempo dedicato dai propri figli davanti allo schermo. Ben due terzi dei genitori intervistati ha dichiarato di ritenere adeguato il rapporto con i dispositivi elettronici. Tuttavia, la maggioranza dei genitori ha anche affermato di essere preoccupata da un possibile sviluppo negativo dell’utilizzo della tecnologia. In particolare, i genitori di origine latino-americana si sono detti spaventati dai contenuti violenti e sessualmente espliciti.

Il parere dell’esperto

Davide Crepaldi, professore associato in Neuroscienze cognitive alla Scuola internazionale di studi superiori (Sissa) di Trieste, ha sottolineato l’importanza di un’integrazione equilibrata di smartphone e tablet nella vita dei bambini. “L’importante – ha commentato l’esperto – è che questi nuovi strumenti di apprendimento non sostituiscano quelli più tradizionali: il punto cruciale, infatti, è che i bambini hanno bisogno di ricevere stimolazioni diverse, anche una stessa informazione da più canali, inclusi quelli digitali, così l’apprendimento si arricchisce”.

 

 

 

Da sapere!

Per non compromettere la qualità del sonno è bene non utilizzare i dispositivi un’ora prima di andare a dormire.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti