Sonno dei bambini: se troppo breve accelera l’invecchiamento

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 12/09/2019 Aggiornato il 16/09/2019

Se il sonno dei bambini è disturbato, accelera i processi di invecchiamento, anche nei più piccoli

Sonno dei bambini: se troppo breve accelera l’invecchiamento

Che dormire poco e male non sia benefico per l’organismo non è certo una novità. Ma se il problema tocca i bambini le conseguenze sono maggiori. A rivelarlo è uno studio condotto recentemente da un team di ricercatori americani, dell’università di Princeton, pubblicato sulla rivista Journal of Pediatrics. Tutti, e a maggior ragione i bambini, hanno bisogno di un sonno ristoratore per stare bene. Ecco come aiutarli a dormire bene e a sufficienza. 

Uno studio su oltre 1.500 bambini

La ricerca ha coinvolto 1.567 bambini di 9 anni, già reclutati nel corso del progetto “Fragile Families and Child Wellbeing Study”, una ricerca che ha l’obiettivo di valutare come evolvono nel corso degli anni le abitudini di vita, lo stato di salute e lo stile educativo di oltre 200mila persone. Gli autori si sono concentrati in particolar modo sui dati relativi alle condizioni psicofisiche dei bambini scelti e alla loro igiene del sonno. Lo scopo era capire quali conseguenze comporti il dormire poco e male.

Meno si dorme e più si invecchia

Dall’analisi dei risultati, è emerso che il sonno dei bambini è diverso da soggetto a soggetto e non tutti i bambini dormono lo stesso numero di ore. Ebbene, in quelli che dormono meno i telomeri sono più corti. Si tratta delle porzioni del Dna che hanno il compito di riparare i danni che inevitabilmente si verificano nel corso degli anni, quasi sempre a causa dei radicali liberi, le molecole che accelerano l’invecchiamento. I telomeri tendono ad accorciarsi con il passare degli anni. Quando diventano troppo corti le cellule non possono più dividersi, non possono cioè generare nuove cellule che vadano a sostituire quelle troppo vecchie. Lo studio ha rivelato che non è solo il naturale invecchiamento ad accorciare i telomeri, ma anche la mancanza di sonno.

Basta un’ora di sonno in meno…

Più precisamente, si è visto che la lunghezza dei telomeri era dell’1,5% più corta per ogni ora di sonno in meno. “Questo risultato è coerente con una letteratura più ampia che indica che una durata sub-ottimale del sonno rappresenta un rischio di stress fisiologico e di salute compromessa” hanno spiegato gli esperti. Ora serviranno nuovi studi per indagare meglio il fenomeno e soprattutto per capire se la situazione è reversibile, cioè se l’accorciamento dei telemori può essere interrotto prolungando il riposo notturno. Quanto scoperto, comunque, è già sufficiente per ricordare ai genitori l’importanza di un buon sonno nei bambini.

Come migliorare il sonno

Per aiutarli a dormire bene è utile seguire alcuni consigli, come:

impedire l’uso di cellulari, computer, videogiochi e tv nelle ore che precedono la nanna;

-non cenare troppo tardi, ma almeno un paio di ore prima della messa a letto ed evitare pasti troppo abbondanti;

-invogliare i piccoli ad avere uno stile di vita attivo, ma evitare attività troppo intense la sera;

-creare un rituale pre-nanna da ripetere uguale tutte le sere;

-cercare di avere un ritmo sonno-veglia regolare.

 

Da sapere

 

ATTENZIONE ANCHE A SCUOLA
Non bisogna dimenticare che i bambini che dormono poco e male spesso hanno difficoltà anche a scuola, soffrendo di cali di concentrazione e attenzione, nervosismo, stanchezza. Dormire bene, dunque, è importante sotto molti aspetti.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Cisti del plesso corioideo individuata dall’ecografia: meglio fare altre indagini?

13/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Le cisti del plesso corioideo isolate, ossia non associate ad altre anomalie ecografiche, sono considerate varianti normali, senza effetti sullo sviluppo neurologico o intellettivo del bambino: nella maggior parte dei casi, scompaiono spontaneamente tra la 26ª e la 32ª settimana di gestazione. Quando...  »

Mamma bianca con occhi chiari, papà nero con occhi scuri: che occhi avrà il bambino?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Una coppia formata da un genitore con gli occhi scuri e da un genitore con gli occhi chiari avrà molto più facilmente un bambino con occhi scuri. A meno che gli ascendenti del primo genitore non abbiano occhi chiari, eventualità che per le persone di pelle scura è davvero rara.  »

Iodio: va preso in allattamento dopo una tiroidectomia?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Gianni Bona

Se la terapia sostitutiva che si affronta quando la tiroide viene asportata mantiene i valori relativi al TSH e agli ormoni tiroidei nella norma, non c'è alcun bisogno di assumere un'integrazione di iodio.   »

Fai la tua domanda agli specialisti