Sopravvivere alla Dad: i consigli dei pediatri

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 26/03/2021 Aggiornato il 26/03/2021

Un po’ di movimento durante e dopo le lezioni, mai fissare il monitor nella stanza buia e trovare alternative allo smartphone. Ecco come sopravvivere alla Dad

Sopravvivere alla Dad: i consigli dei pediatri

Nel bene e nel male, la Dad o didattica a distanza  ha permesso a bambini e ragazzi di restare al passo con il programma scolastico, parlare con gli insegnanti, vedere i compagni di classe. Certo non è il metodo ideale, ma ci si augura che con il procedere della campagna vaccinale anche i più piccoli possano tornare a ritmi più normali. Sopravvivere alla Dad, però, è possibile.

I disturbi legati alla Dad

Seguire le lezioni da casa propria, sempre davanti allo schermo del computer o del tablet, può causare piccoli disturbi a bambini in età della crescita e adolescenti. Dopo una sola settimana di didattica a distanza(), gli alunni lamentano mal di testa, bruciore degli occhi e dolore alla schiena per la posizione seduta, l’immobilità, lo sguardo sempre fisso a un monitor. Per aiutare alunni e famiglie, fisioterapisti e oculisti dell’Ospedalino Koelliker di Torino, centro specializzato nella cura dell’infanzia, hanno fatto il punto sui principali rischi connessi all’insegnamento telematico, offrendo semplici ma utilissimi consigli pratici per prevenire o mitigare l’insorgere di disturbi a carico dell’apparato muscolo-scheletrico e di quello visivo, insomma per sopravvivere alla Dad.

Contro il mal di schiena

Secondo il dottor Andrea Rubiolo, fisioterapista e osteopata del Koelliker, una delle conseguenze più immediate della Dad è una riduzione dell’attività motoria, insieme al mantenimento prolungato di posture errate. Questa tendenza a una minor mobilità favorisce l’insorgere di rigidità muscolari, contratture, mal di testa e, talvolta, un senso generale di spossatezza. La struttura ossea che risente maggiormente delle conseguenze di una ridotta mobilità è la colonna vertebrale, che può anche vedere accentuate eventuali situazioni di lordosi, cifosi o atteggiamenti scoliotici.

Come prevenire i disturbi

Prima di iniziare la mattinata di lezione ritagliarsi 5 minuti di silenzio e di tranquillità e, seduti sulla propria sedia, effettuare 10 inspirazioni profonde in appoggio comodo allo schienale, con schiena eretta ma non rigida. Nei momenti di pausa (circa ogni ora) l’insegnante dovrebbe suggerire di effettuare 5 rotazioni complete della colonna cervicale, sia a destra sia a sinistra, con un movimento dolce e progressivo. Se l’insegnante non lo propone, l’alunno può imparare a farlo autonomamente. Al termine della mattinata di lezione inarcare la schiena indietro in modo dolce ma completo e poi lasciare che essa torni in posizione di riposo. Ripetere almeno 10 volte. Al termine della mattinata di lezione, effettuare almeno 5 minuti consecutivi di camminata, anche in casa.

Problemi della vista

Un altro aspetto importante per sopravvivere alla Dad è la giusta attenzione alla salute visiva. La dottoressa Paola Perlino, oculista pediatrica presso lo stesso Koelliker, spiega che la Dad amplifica problematiche visive legate all’utilizzo di fonti luminose da display a cristalli liquidi, soprattutto per coloro che passano mediamente sei o più ore al giorno davanti ai computer, cellulari e tablet.  A questo va aggiunto che gli occhi di bambini e adolescenti sono ancora in fase di sviluppo.

Il primo campanello d’allarme di un problema alle porte è la sindrome dell’occhio secco. Compare perché, davanti a un videoterminale, si riduce la frequenza di ammiccamento e l’occhio non viene più lubrificato regolarmente con il liquido lacrimale. Si verifica, quindi, una minore produzione di lacrime con occhio rosso, bruciore, prurito, affaticamento e sensazione di corpo estraneo nell’occhio. Inoltre, costringendo l’occhio in fase di sviluppo a guardare troppo a lungo da vicino, si provoca un eccessivo sforzo accomodativo (la cosiddetta “messa a fuoco”). Questo sforzo può favorire l’insorgenza o il peggioramento di una miopia già esistente.

Come dare sollievo agli occhi

L’oculista suggerisce di preferire gli schermi grandi a quelli piccoli: quindi, meglio un tablet o un computer che lo smartphone. Lo schermo, poi, non deve essere tenuto a distanza troppo ravvicinata dall’occhio, ma almeno a 30 centimetri.

  • Prediligere l’utilizzo di fonti di luce naturale, eventualmente artificiale ma non si dovrebbe mai fissare lo schermo al buio.
  •  Visto l’impiego prolungato di dispositivi per la Dad, è bene limitare l’ulteriore uso di smartphone in altri momenti della giornata, in particolare prima di andare a letto e durante i pasti. Meglio la lettura, l’ascolto di musica o un gioco.
  • I genitori dovrebbero valutare ogni sera se gli occhi del bimbo sono arrossati e chiedere al bambino se ha avvertito fastidi quali prurito, stanchezza, lacrimazione o visione sfocata.
  • Quando l’occhio del bambino o del ragazzo è più stanco, utilizzare un collirio suggerito dall’oculista.
  • Infine è meglio evitare di usare videoterminali con le lenti a contatto che tendono a seccare l’occhio. Sono preferibili gli occhiali.

 

 
 
 

Da sapere!

Gli esperti suggeriscono di bere un bicchiere d’acqua alla fine di ogni ora di lezione: è un modo per assicurare all’organismo la corretta idratazione, necessaria per concentrarsi e per assicurare una costante riserva idrica a tutti gli organi.

 

Fonti / Bibliografia

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