Sport da giovani previene Alzheimer e Parkinson

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 26/09/2017 Aggiornato il 26/09/2017

Chi pratica sport da giovani ha maggiori probabilità di avere meno problemi di demenza e malattie degenerative in età avanzata

Sport da giovani previene Alzheimer e Parkinson

Lo sport è un toccasana a tutte le età. Anche nei bambini e nei ragazzi. Infatti, apporta una serie di benefici fisici e psicologici, per esempio favorisce un corretto accrescimento, previene l’obesità, aumenta l’autostima e favorisce la socializzazione. Ma gli effetti positivi a breve termine, per quanto preziosissimi, non sono gli unici. Lo sport da giovani fa bene anche nel lungo periodo, addirittura nella terza età, purché continuato nel tempo. Secondo uno studio australiano gli anziani che praticano attività fisica fin dalla giovane età hanno un cervello più reattivo e in salute rispetto a chi, nel corso della loro vita, si è fatto vincere dalla pigrizia.

I risultati di 7 ricerche

La ricerca che ha dimostrato come lo sport da giovani migliori la salute cerebrale da anziani è stato realizzato da un team della Deakin University di Melbourne e pubblicato sulla rivista Frontiers in Ageing Neuroscience. I ricercatori hanno esaminato i dati di sette studi, tutti riguardanti gli effetti a lungo termine dell’attività fisica.

Meno deficit cognitivi

L’analisi dei risultati ha dimostrato che chi si dedica allo sport da giovani ha maggiori probabilità di avere un cervello in forma nella terza età. In particolare, si è visto che la pratica costante e duratura di un’attività fisica riduce il rischio futuro di demenza e di morbo di Parkinson. A essere benefici sono soprattutto gli esercizi che allenano la forza fisica: infatti, possono influenzare le strutture e funzioni cerebrali.

Cominciare presto

Per godere di tutti questi benefit, però, occorre cominciare ad allenarsi precocemente, fin da bambini. Gli studiosi hanno scoperto che l’attività fisica praticata nell’infanzia e nell’adolescenza rappresenta il fattore protettivo più potente contro il deficit cognitivo a 71 anni. Fra i 40 e i 60 anni, invece, occorre allenarsi per diminuire il rischio di demenza e di perdita di memoria.

Il cervello si rigenera

 “Si riteneva che siamo nati con tutte le cellule cerebrali che avremo nella vita, ma ora sappiamo che nell’ippocampo – la parte del cervello interessata alla memoria – le cellule cerebrali si possono rigenerare nel corso della vita e che l’esercizio può promuovere una nuova crescita” hanno affermato gli autori.

 

 

 
 
 

In breve

MENO DIABETE E PRESSIONE ALTA

Oltre a proteggere il cervello, lo sport da giovani riduce il rischio di ipertensione e di diabete di tipo 2 e aiuta a mantenere le arterie sane più a lungo.

 

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