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Attenzione a un utilizzo eccessivo da parte dei bambini di tablet e smartphone e altri dispositivi: i piccoli che trascorrono quotidianamente più di tre ore al giorno davanti ai monitor rischiano, infatti, di diventare sedentari già intorno ai 5 anni rispetto ai coetanei che fanno uso di questi dispositivi per un’ora al giorno al massimo. L’avvertimento arriva da uno studio pubblicato su Lancet Public Health. E vale tanto più ora che i bimbi sono costretti a casa dal coronavirus.
Limitare il tempo
I ricercatori hanno monitorato, attraverso le dichiarazioni dei genitori, il tempo trascorso davanti a tablet e smartphone, computer e altri device simili da parte di 500 bambini di Singapore di età compresa tra i due e i tre anni. Gli studiosi sono poi tornati a esaminarne lo stile di vita un paio di anni dopo, quando i piccoli partecipanti allo studio avevano 5 anni Hanno così rilevato che i piccoli che erano stati abituati a stare davanti a uno schermo per un minimo di tre ore al giorno, una volta raggiunti i cinque anni trascorrevano in media quaranta minuti in più al giorno seduti rispetto ai coetanei i cui genitori avevano imposto un limite quotidiano massimo di un’ora di utilizzo dei dispositivi con monitor.
Altri fattori in gioco
Le conclusioni della ricerca, spiegano gli autori, sono da intendersi come preliminari e necessitano per essere confermate di ulteriori indagini, dal momento che lo studio presenta due limiti:
– la rilevazione del tempo di esposizione agli schermi da parte dei bambini avvenuta non in maniera diretta da parte degli studiosi, ma attraverso le dichiarazioni dei genitori
– la mancanza di informazioni riguardanti lo stile di vita in generale dei bambini (alimentazione, sonno, attività fisica svolta) che potrebbero riflettersi in vario modo sui dati ottenuti e sulla loro interpretazione.
Indicazioni molto utili (soprattutto in tempo di Covid-19)
In ogni caso il risultato dello studio, che già in tempi “normali” risulterebbe sicuramente molto utile, appare ancor più interessante in un momento di chiusura delle scuole e dopo un lungo periodo di interdizione dall’utilizzo di aree verdi e parco giochi a causa dell’epidemia da Covid-19: in queste ultime settimane, infatti, i nostri bambini hanno trascorso molto più tempo dentro casa, letteralmente chiusi tra le quattro mura domestiche, e c’è da scommettere che per la maggior parte di loro sia aumentato il tempo di esposizione giornaliero a tablet e smartphone.
Fonti / Bibliografia
- Associations between early-life screen viewing and 24 hour movement behaviours: findings from a longitudinal birth cohort study - The Lancet Child & Adolescent HealthLonger screen viewing time in children aged 2–3 years was associated with more time spent engaged in sedentary behaviour and shorter time engaged in light physical activity and MVPA in later childhood. Our findings indicate that screen viewing might displace physical activity during early childhood, and suggest that reducing screen viewing time in early childhood might promote healthier behaviours and associated outcomes later in life.
- WHO | World Health OrganizationQuesto manuale è stato originariamente pubblicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2002, in lingua inglese con il titolo Establishing a Dialogue on Risks from Electromagnetic Fields.