Tablet e smartphone: sì ai limiti per i più piccoli

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi Pubblicato il 04/01/2019 Aggiornato il 04/01/2019

Gli psicologi consigliano ai genitori di stabilire un accesso limitato a tablet e smartphone per i propri figli. E soprattutto non vanno usati come babysitter

Tablet e smartphone: sì ai limiti per i più piccoli

La solitudine e la dipendenza dal web sono ormai un rischio concreto per i giovani. Anche per i piccoli. Secondo la psicologa Maria Rita Parsi i piccolissimi non dovrebbero avere accesso a tablet e smartphone, utilizzati talvolta dai genitori come “babysitter”, mentre gli adolescenti dovrebbe comunque avere un tempo limitato di accesso. A correre ai ripari, infatti, sono stati perfino colossi come Apple e Google che hanno introdotto degli strumenti di “benessere digitale” che consentono di analizzare il tempo trascorso sulle app e di impostare dei limiti.

In aumento la dipendenza dal web

Il problema della dipendenza dal web tra i ragazzi sta aumentando, tanto che il Policlinico Gemelli di Roma ha istituito un ambulatorio per prevenire e curare la dipendenza da “iperconnessione” che scatena aggressività, deficit di memoria, incapacità di relazionarsi con gli altri, obesità e ipertensione. Succede infatti che bambini e ragazzi individuino nel mondo virtuale un sostituto dei loro vuoti affettivi, della carenza di rapporti in famiglia e a scuola. La loro rabbia inespressa può essere canalizzata nella violenza dei giochi di guerra o nella ricerca di video e contenuti aggressivi, pericolosi senza il filtro costituito dalla presenza degli adulti.

Le regole per un utilizzo corretto

Le ha dettate la Società italiana di pediatria:

  • niente tablet e smartphone prima dei due anni;
  • no all’utilizzo durante i pasti e prima di andare a dormire;
  • massimo 1 ora al giorno per i bambini tra i 2 e i 5 anni e non più di 2 ore al giorno per quelli tra i 5 e gli 8 anni;
  • sì all’utilizzo di applicazioni di qualità da usare insieme ai genitori, anche se le interazioni volontarie tra bambino e genitore rimangono sempre la migliore strategia per una crescita sana.

La realtà virtuale allontana dalla vita vera

Sempre secondo la psicologa Parsi il problema è che i tempi della realtà virtuale non sono quelli della realtà “vera”, e a lungo andare ci si disabitua ai processi normali e ai tempi della quotidianità, che appare lenta, noiosa, deludente. L’attesa è così pesante e frustrante per le nuove generazioni, perché nel virtuale non si aspetta mai; sarebbe allora importante far loro riscoprire passatempi antichi come fiabe, libri, disegni.

 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

L’esposizione eccessiva a tablet e smartphone può danneggiare anche la vista. L’uso continuo di questi strumenti può causare secchezza oculare. Per di più gli smartphone vengono utilizzati a una distanza molto ravvicinata, inducendo anche mal di schiena e collo.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti