Troppo tempo con il tablet? Te lo dice un test

Lorenzo Marsili A cura di Lorenzo Marsili Pubblicato il 15/02/2019 Aggiornato il 15/02/2019

Per capire se i nostri figli passano troppo tempo con il tablet basta eseguire un semplice test. Tante le variabili in gioco

Troppo tempo con il tablet? Te lo dice un test

Per comprendere se il bambino passa tropo tempo con il tablet e soprattutto quanto questa abitudine possa essere nociva vanno valutati molti fattori, a partire dal sonno. È quanto contenuto nelle nuove Linee guida tracciate dal Royal College of Paediatrics and Child Health britannico, che propongono anche un test di quattro domande per valutare quando l’utilizzo dei dispositivi elettronici da parte del bambino e dell’adolescente vada considerato eccessivo.

Rapporti di cause ed effetto

Partendo dalla revisione di alcuni studi pubblicata sulla rivista medica Bmj Open, gli studiosi inglesi hanno posto l’accento sul rapporto tra adolescenti e schermi. Dato per certo il legame tra troppo tempo con il tablet e problemi come obesità e depressione, i pediatri d’oltremanica hanno voluto analizzare se se siano i dispositivi a causare queste problematiche o se siano gli adolescenti con queste patologie a essere più soggetti a una dipendenza dagli schermi.

Le domande-chiave

Importante, sottolineano i ricercatori, non è tanto il troppo tempo con il tablet, quanto quello tolto ad altre attività. Per valutare meglio la situazione, dunque, i genitori dovrebbero porsi qualche domanda: 4 per l’esattezza. Contenute in un semplice test:

  1.  “sapete quanto tempo la vostra famiglia trascorre davanti allo schermo?”,
  2. “l’uso dei dispositivi interferisce con quello che vuole fare la famiglia?”,
  3. “gli schermi interferiscono con il sonno?”,
  4. “siete in grado di controllare l’impulso a mangiare mentre usate i dispositivi?”.

Come interpretare le risposte

Nel caso in cui le risposte evidenzino come il troppo tempo con il tablet interferisca nella vita famigliare e sociale, allora va considerato come un fattore di rischio in grado di contribuire a generare problemi come obesità e depressione. Dormire meno perché non si riesce a separarsi dallo smartphone, privarsi di un’attività all’aria aperta per guardare la tv o mangiare senza rendersene conto mentre si guarda una serie tv, sono tutte situazioni che devono far suonare il campanello d’allarme sullo stato di salute dei nostri figli.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Guardare la tv o utilizzare lo smartphone per lunghi periodi non rappresenta di per sé il nocciolo del problema. I problemi sorgono quando il troppo tempo con il tablet non permette ai nostri figli di svolgere altre attività.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti