Udito dei giovani a rischio, ma manca la prevenzione

Stefania Lupi A cura di Stefania Lupi Pubblicato il 26/07/2021 Aggiornato il 26/07/2021

Complici l’inquinamento acustico e l’abuso delle cuffiette per sentire la musica. Ma il pericolo è sottovalutato e l’udito dei giovani è sempre più a rischio

Udito dei giovani a rischio, ma manca la prevenzione

L’invecchiamento della popolazione a livello mondiale porta con sé una percentuale sempre più alta di persone con sordità. In Italia ne soffre il 12,1%, ovvero circa 7 milioni di  persone, delle quali il 50% ha più di 80 anni.  Ma le prospettive parlano di 8 milioni entro il 2025 e tra i 10 gli 11 entro il 2050.  

Quello che preoccupa di più è, però, lo stato dell’udito dei giovani, con un aumento della sordità del 4,8%, anche nella fascia d’età tra i 12 e i 35 anni: la causa principale è lo stress uditivo a cui vengono sottoposte le orecchie.

Danni sottovalutati

Moltissimi, infatti, col passare degli anni potrebbero riportare danni a causa della musica ascoltata con le cuffie o dell’audio elevato dei locali notturni, ma ne sono del tutto inconsapevoli. L’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) ha stabilito che l’audio in cuffia non dovrebbe superare i 60 decibel, mentre 90 decibel è il limite da non superare mai (in discoteche si raggiungono i 115): numeri che pochi conoscono, con potenziali gravi conseguenze.

L’eccesso di rumore è, in realtà, una parte integrante dell’inquinamento ambientale. Altri rumori pericolosi, infatti, sono quelli delle fabbriche e dei luoghi di lavoro, del traffico, il ronzio degli elettrodomestici.

A rischio tutta la salute

La continua esposizione al rumore eccessivo non danneggia solo l’udito. A lungo andare può provocare altri effetti nocivi sulla salute come irritabilità, disturbi del sonno, problemi cardiovascolari e all’apparato gastrointestinale, alterazioni del sistema nervoso. La buona notizia è che la metà dei casi di problemi all’udito può essere prevenuta. Per questo è importante sensibilizzare tutti, soprattutto i giovani, sull’importanza di un ascolto consapevole.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Il danno potenziale all’udito derivante dal parlare al cellulare è anche legato all’ascolto dei suoni ad alto volume. In considerazione di tali rischi, alcune case produttrici di telefoni cellulari hanno creato dispositivi integrati che limitano l’emissione sonora tenendo sotto controllo l’audio e, contestualmente, informano che, se si supera volontariamente la soglia massima consigliata, possono verificarsi danni all’udito.

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Tosse persistente in una bimba di 9 anni: cosa può essere?

17/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Stefano Geraci

Una tosse che non passa (e non si risolve con l'antibiotico) può essere dovuta a un virus respiratorio, a un'allergia ai pollini oppure può anche avere una natura psicogena: per stabilirlo vanno presi in considerazione anche eventuali sintomi che vi si accompagnano.   »

Sensazione di peso in vagina in 15^ settimana di gravidanza: cosa può essere?

14/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

A causare un senso di peso in vagina, che si accentua camminando, possono essere varie condizioni tra cui l'utero retroflesso che, per via dell'aumento di volume, sta diventando antiverso.   »

Mamma educatrice al nido e bimba che soffre il distacco

14/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

È difficile per una bambina piccola comprendere perché la mamma si occupa di bambini non suoi, dopo averla lasciata in un'altra scuola con altre educatrici.   »

Fai la tua domanda agli specialisti