Vulvodinia per una donna su sette

Pamela Franzisi A cura di Pamela Franzisi Pubblicato il 21/08/2018 Aggiornato il 21/08/2018

Condiziona la vita di molte donne, ma ora una nuova terapia multidisciplinare e olistica può aiutare a combattere la vulvodinia

Vulvodinia per una donna su sette

Tante donne soffrono di questo disturbo ma non ne parlano, per vergogna o per tabù.  Si tratta della vulvodinia, che consiste in dolori, acuti o cronici, nella zona genitale femminile.

Interferisce con la quotidianità

Il dolore intimo della donna può essere continuo o intermittente. Indossare dei semplici jeans, come avere un rapporto sessuale o, semplicemente, camminare può essere molto doloroso, tanto da interferire con la qualità della vita. La vulvodinia o sindrome vulvo-vestibolare (svv) colpisce una donna su sette, specie tra i 20 e i 40 anni.  È una malattia ginecologica, caratterizzata dall’infiammazione delle terminazioni nervose intime.

importante la salute del colon

Alla vulvodinia è stato di recente  dedicato un importante convegno, nel corso nel quale è stata sottolineata l’importanza di una terapia adeguata per un disturbo spesso sottovalutato, partendo da una corretta diagnosi, anche della salute del colon. Il dolore pelvico cronico, infatti, è spesso causato dalla candida o da infezioni del tratto gastriointestinale. Un adeguato piano alimentare, unito a una terapia studiata sul singolo caso per alleviare il dolore, sono alla base di una nuova strategia terapeutica, frutto di tre anni di ricerca, applicata nel centro di riabilitazione pelvica Ginecea di Milano. Si tratta di una tecnica olistica e multidisciplinare che prevede l’intervento di un microbiologo, un gastroenterologo, un osteopata e un esperto di affettività femminile.

Come agisce la nuova terapia

La nuova tecnica prevede dapprima la decontrattura (manuale e con elettrostimolazione) del pavimento pelvico, per rilassare la muscolatura e disinfiammare i nervi (tecnica ideata dalla dottoressa Nicoletta Spano). In una seconda fase, vengono fatte indagini microbiologiche sulla flora vaginale e intestinale. In alcuni casi, vengono usati localmente o per bocca oli essenziali e fermenti lattici. Infine si inoculano due batteri probiotici ad azione antinfiammatoria che riequilibrano la flora intestinale e migliorano  la risposta del sistema immunitario della donna.

 

 

 

 
 
 

Da sapere!

La vulvodinia è spesso difficile da riconoscere, costringendo le donne a continue visita dallo specialista prima di giungere a una diagnosi e quindi a una cura adeguata.

 

 

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