Acido folico: tutto quello che c’è da sapere

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 09/10/2013 Aggiornato il 07/11/2019

L’acido folico in gravidanza riduce del 72% i rischi di difetti del tubo neurale nel bambino, ma solo se preso prima ancora del concepimento. Per questo dovrebbe essere assunto da tutte le donne in età fertile

Acido folico: non solo in gravidanza!

L’acido folico in gravidanza ha moltissimi pregi, ma deve essere assunto in modo corretto. Altrimenti, il suo valore preventivo cala notevolmente. Se ne è parlato a un incontro organizzato da Effik e Italfarmaco sull’uso dell’acido folico durante la gestazione.

Previene i difetti del tubo neurale e altri problemi

È dimostrato da diversi studi scientifici che l’acido folico in gravidanza riduce del 72% il rischio che il bimbo soffra di difetti del tubo neurale. Si tratta di problemi, come la spina bifida, che possono portare alla morte del feto, a gravi disabilità del bambino e a disturbi dello sviluppo. Non solo. L’acido folico diminuisce anche il rischio di cardiopatie, labbro leporino, prematurità, autismo e ritardo del linguaggio.

Prima dell’inizio della gravidanza

In genere si comincia a prenderlo sotto forma di farmaco non appena si scopre di essere incinta. Ma è sbagliato. Va preso almeno qualche mese prima del concepimento.

La ginecologa Maria Pia Pisoni, rappresentante dell’Asbin, Associazione spina bifida e idrocefalo Niguarda, ha spiegato che “basterebbe assumere l’acido folico a 400 mcg per un periodo più lungo rispetto ai soli mesi iniziali della gravidanza, per contrastare i difetti del tubo neurale”.

La normale alimentazione quotidiana non assicura la copertura del fabbisogno dell’embrione in sviluppo. Occorre infatti tempo perché l’organismo della donna raggiunga il livello otttimale di acido folico. E questo livello cala subito non appena si interrompe l’integrazione.

È un farmaco di fascia A

Anche l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, comprendendo l’importanza della prevenzione delle malformazioni neurologiche, ha inserito l’acido folico a 400 mcg nell’elenco dei farmaci a rimborsabilità totale (classe A).

Consigliato a tutti

Per evitare carenze, gli esperti consigliano a tutte le donne in età fertile una supplementazione di acido folico. Pierpaolo Mastroiacovo, pediatra, epidemiologo e direttore del Centro collaborativo Oms Icbd (International centre of birth defect and prematurity) afferma che “In Italia si verificano ogni anno poco meno di 600 casi di Disturbi del tubo neurale. È un dato molto elevato se si considera la semplicità della prevenzione: assumere nel periodo fertile 400 mcg di acido folico al giorno”.

Senza paura di effetti collaterali

Il giusto dosaggio di 400 mcg non crea alcun problema, anche se non si rimane incinta e se lo si prende per tutta la vita. Tanto è vero che in altri Paesi, come gli Stati Uniti, proprio per evitare carenze in chi sta per avere figli, è stata scelta la politica della fortificazione obbligatoria con acido folico degli alimenti più comunemente consumati ogni giorno. Questo significa che tutti, compresi gli uomini, assumono più acido folico, da diversi anni. Senza alcun problema.

In breve

SOLO IL 3% DELLE DONNE DICHIARA CHE LO PRENDERÀ

In una ricerca condotta dall’Istituto Gfk Eurisko commissionata da Italfarmaco e Effik  su un campione di popolazione femminile italiana tra i 20 e i 40 anni, è emerso che il 77% delle donne italiane che ha intenzione di avere un figlio non pianifica la gravidanza e, tra chi dichiara che farà prevenzione, solo il 3% sostiene che utilizzerà l’acido folico.

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