Alcol, problemi per il bebè anche se a bere è il futuro papà?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 09/07/2015 Aggiornato il 09/07/2015

Se l’uomo beve alcol prima di concepire un bambino, la salute del feto e del bebè potrebbe risentirne. Ecco in che modo

Alcol, problemi per il bebè anche se a bere è il futuro papà?

Che il consumo di alcol durante la gravidanza costituisca un pericolo per la salute del feto e del bebè è una cosa ormai risaputa da tempo. Pochi, invece, sanno che anche bere alcolici prima della gravidanza può essere rischioso anche se a farlo è il papà. La conferma arriva da un recente studio condotto da un team di ricercatori italiani, dell’Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibcn-Cnr) e dal Centro di riferimento alcologico della Regione Lazio, pubblicato sulla rivista Addiction Biology.

La ricerca in laboratorio

La ricerca è stata effettuata in laboratorio, su un gruppo di topi maschi bianchi. Per prima cosa, gli autori hanno somministrato agli animali una quantità di alcol corrispondente a un consumo cronico pluriennale in un uomo adulto. Successivamente, hanno fatto accoppiare i topi con delle femmine che non avevano assunto alcol. Infine, hanno seguito le gravidanze, monitorando lo stato di salute dei feti e dei topolini una volta nati. Lo scopo era capire se il consumo di bevande alcoliche prima del concepimento possa avere effetti sulla prole.

L’alcol altera il sistema nervoso

Dall’analisi dei risultati, è emerso che, in effetti, il consumo di alcol da parte del maschio prima della gravidanza può riflettersi in maniera negativa sulle condizioni della prole. Infatti, può alterare il corretto funzionamento delle cellule del sistema nervoso centrale dei piccoli. In particolare, l’alcol avrebbe un effetto sul fattore Ngf, un elemento scoperto dalla scienziata Rita Levi Montalcini, che le era valso il premio Nobel per la medicina nel 1986. Si tratta di un elemento che svolge un ruolo essenziale nella sopravvivenza e funzionalità di diverse cellule neuronali e non neuronali. Non solo: l’alcol altererebbe anche il Bdnf, un elemento coinvolto nella fisiopatologia cerebrale.

Servono nuove conferme

Ancora non è certo, però, il modo in cui l’alcol bevuto dal papà finisca nel sistema nervoso del figlio. “Sicuramente l’alcol influenza il Dna paterno: direttamente tramite mutazioni, oppure indirettamente tramite meccanismi epigenetici. Sono aspetti ancora in fase di studio” hanno spiegato i ricercatori. Resta da chiarire anche se lo stesso succeda negli esseri umani. Quanto scoperto fino a ora, comunque, è sufficiente per raccomandare agli uomini che cercano un bambino di non esagerare con il consumo di bevande alcoliche. 

 

 

 
 
 

In breve

 RISCHIO DIPENDENZA DA GRANDI

 Dallo studio è anche emerso che i bimbi nati da papà che prima della gravidanza hanno consumato alcol, una volta adulti, corrono un rischio maggiore di sviluppare una forma di abuso verso questa sostanza.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Le domande della settimana

Litigi ingestibili tra fratelli: che fare?

23/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Serena Mongelli

Sono gli adulti a dover trovare il modo di mediare i conflitti tra fratelli, anche pretendendo con affettuosa fermezza il rispetto di alcune regole base, prima tra tutte il divieto di offendersi con parolacce e insulti vari.   »

Influenza con variante K: può causare (anche) la cistite?

22/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

I sintomi causati dal virus influenzale che sta circolando massicciamente non includono la cistite che, nella stragrande maggioranza dei casi, è dovuta a un batterio.   »

Pensieri ossessivi tenuti a bada con gli psicofarmaci: si può cercare una gravidanza?

22/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Esistono psicofarmaci in grado di assicurare il benessere psicologico, senza avere come controindicazione la gravidanza. La strategia terapeutica più adatta va però pensata PRIMA del concepimento.   »

Come faccio a togliere la poppata notturna a un bimbo di un anno?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Per indurre il bambino a rinunciare a bere il latte durante la notte può essere una buona strategia sostituirlo gradualmente con l'acqua.  »

Nausea fortissima che si protrae oltre il 1° trimestre: che fare?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Floriana Carbone

Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali.   »

Salmone scaduto: dopo quanto possono comparire i sintomi di un’intossicazione?

17/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto.   »

Camera gestazionale più piccola dell’atteso: proseguirà la gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna.   »

Gravidanza e poca tolleranza nei confronti dell’integrazione di magnesio

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro.  »

Tampone vaginale: può essere pericoloso in gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti