Concepire femmina

Il sesso del nascituro non si può scegliere, ma si può cercare di favorire il più possibile le condizioni ideali per l’arrivo di una bimba
Il sesso del bambino che si aspetta è secondario rispetto al fatto che sia sano, ma diciamo la verità: ogni donna in attesa ha accarezzato l’idea di avere una bambina, una femminuccia in cui rivedere se stessa da piccola, alla quale comprare deliziosi abitini e con cui confidarsi. E anche i papà desiderano una bella bimba che li ammiri incondizionatamente e li ponga al centro dell’attenzione…

Una unione casuale di cromosomi

Il sesso del nascituro, però, non può essere scelto, perché nasce da una combinazione casuale del cromosoma della cellula sessuale femminile con il cromosoma del gamete maschile, ossia dello spermatozoo. Il gamete femminile, l’ovocita o cellula uovo, è caratterizzato infatti da un solo tipo di cromosoma, il cromosoma X. Lo spermatozoo, cellula sessuale maschile, può invece essere caratterizzato dal cromosoma X oppure dal cromosoma Y. Unendosi tra loro, le due cellule sessuali possono dare luogo soltanto a due tipi di combinazioni: XX (e allora nascerà una bimba) oppure XY e in questo caso nascerà un maschietto. Dipende quindi dallo spermatozoo il sesso del nascituro: e questo incontro è del tutto casuale, per questo motivo i bambini che vengono al mondo sono, più o meno, per il 50 per cento maschietti e per l’altra metà femminucce.

I rapporti? Un po’ prima dell’ovulazione

Sembra, però, che determinate circostanze possano favorire il concepimento di un maschio piuttosto che di una bambina. Sembra, per esempio, che per diventare genitori di una femminuccia si possa provare ad avere rapporti nei giorni immediatamente precedenti l’ovulazione.
Infatti gli spermatozoi di tipo Y, quelli che incontrandosi con il cromosoma X dell’ovulo danno origine all’XY del maschio, sono più piccoli e attivi rispetto a quelli di tipo X, ma hanno una minore durata vitale all’interno delle vie genitali femminili. Resistono infatti poche ore, mentre gli spermatozoi X possono vivere anche 24 o 36 ore.
Se si fa l’amore con il partner proprio in coincidenza dell’ovulazione, ossia quando l’ovocita rilasciato dall’ovaio scende lungo la tuba, ci sono maggiori probabilità che questo incontri uno spermatozoo di tipo Y. Se però il rapporto avviene prima, gli spermatozoi Y perdono vigore, mentre restano attivi più a lungo quelli X. Per questo, avere un rapporto un po’ prima dell’ovulazione potrebbe favorire il concepimento di una bambina.
Una donna che conosca il proprio corpo sa bene qual è il momento dell’ovulazione e sa anche quando questa non è ancora del tutto iniziata: il momento si avvicina quando aumenta la quantità di muco prodotto dalla cervice uterina.

Un aiuto dall’alimentazione

Tentare questo sistema non nuoce, così come mettere in pratica alcuni consigli di tipo alimentare che potrebbero aiutare a mantenere, all’interno delle vie genitali femminili, un ambiente leggermente acido: questo favorirebbe l’attività degli spermatozoi di tipo X rispetto agli Y.
Per raggiungere tale obiettivo si dovrebbero preferire gli alimenti di origine vegetale, quindi tutti i tipi di frutta e di verdura, tranne le banane, che favorirebbero la creazione di un ambiente di tipo basico. Anche i lubrificanti vaginali andrebbero evitati perché potrebbero interferire con il pH.
Invece le posizioni durante l’atto sessuale potrebbero aiutare. La posizione frontale detta “del missionario”, per esempio, sembra permettere agli spermatozoi X di avere un certo vantaggio rispetto agli Y perché li aiuterebbe a scendere più rapidamente nell’ambiente vaginale.

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