Giorni fertili: attenzione alle app usate come contraccettivi

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 26/08/2016 Aggiornato il 05/12/2019

Nate per individuare i giorni migliori per il concepimento, molte app vengono invece usate per l’obiettivo contrario: evitare una gravidanza. Ma gli esperti dubitano della loro affidabilità

Giorni fertili: attenzione alle app usate come contraccettivi

Prima di  avere un rapporto non protetto, vai su Internet alla ricerca di un’app che ti rassicuri sui tuoi giorni fertili? Sappi allora che questo non è un metodo sicuro per evitare gravidanze indesiderate. 

Usati come sostituti della pillola

Eppure, sempre più spesso, app nate per calcolare i giorni fertili e favorire le gravidanze per le coppie che desiderano dei figli, sono in utilizzate allo scopo contrario, ossia come sostitute della pillola anticoncezionale per fare l’amore senza correre rischi.

Come funzionano

Queste app sono degli indicatori di concepimento che tengono come riferimento le date e la durata del ciclo mestruale; nella realtà, però, non sempre sono affidabili, a detta dei ricercatori della Georgetown University. La maggior parte di queste applicazioni, infatti, non darebbe indicazioni veritiere sui giorni fertili, favorendo, dunque, le gravidanze indesiderate.

Frequenti i falsi negativi

Dallo studio è emerso che solo sei app sarebbero davvero realistiche. “L’efficacia si basa sull’uso di dati registrati dalla donna, che deve tener conto di vari marcatori della fertilità (dalla temperatura basale al peso, dall’inizio del ciclo all’entità e natura delle secrezioni vaginali): non tutte le app però scelgono di monitorare i “segni” giusti, quelli per cui l’evidenza scientifica è più forte. Risultato: sono frequenti i falsi negativi, ovvero giorni fertili classificati come infertili”, spiega la ginecologa Margaret Dunne che ha coordinato lo studio sui “contraccettivi” digitali.

Allo studio l’affidabilità di un’app

Anche nella scelta delle app bisogna, dunque, bisogna stare attenti a trovare quelle più affidabili (la stessa Georgetown University sta iniziando uno studio per valutare l’attendibilità di un’app che potrebbe avere un’affidabilità fino al 98 per cento) e a non contare esclusivamente sui parametri digitali per evitare gravidanze inattese ma di utilizzare i metodi contraccettivi “classici”, decisamente più sicuri.

Da sapere!

Scegliere un’applicazione che sia stata testata a fondo e usarla correttamente.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti