Endometriosi: in arrivo novità per diagnosi e cure

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 28/03/2014 Aggiornato il 28/03/2014

Sono state scoperte molecole utili per diagnosticare l’endometriosi. Sarà così possibile mettere a punto terapie più efficaci e personalizzate 

Endometriosi: in arrivo novità per diagnosi e cure

L’endometriosi è da sempre motivo di grande preoccupazione (e, spesso, infelicità) femminile. Di cosa si tratta? Questa patologia consiste in una sorta di migrazione del tessuto uterino verso gli organi adiacenti. Le conseguenze di tale spostamento sono dolori molto forti e, in casi gravi, comportano anche infertilità. C’è però una buona notizia, anzi due: l’endometriosi si può curare efficacemente se diagnosticata precocemente e, inoltre, le ultime ricerche hanno aperto nuovi barlumi di speranza.

Prevenzione e cure tempestive

Come accade per numerose patologie, come le neoplasie al seno, vi sono alcune particolari molecole (e pattern di molecole) che incidono fortemente sulla possibilità di sviluppare determinate malattie, più o meno gravi. Individuare l’azione di tali molecole e delle loro combinazioni, significa intervenire preventivamente (o quanto meno tempestivamente) sul manifestarsi e sull’aggravarsi di tali malattie. Tutto ciò fa sì che anche le cure possano risultare più efficaci e portare, così, alla guarigione totale e definitiva.

Lo studio americano

Lo studio sulle cause dell’endometriosi è stato portato avanti da un team di ricercatori del MIT e la ricerca pubblicata su Science Translational Medicine. L’obiettivo era, appunto, quello di dare una sorta di identikit (profilo molecolare) a questa patologia che affligge una buona percentuale della popolazione femminile.

Come è stato condotto

Per arrivare all’individuazione del pattern molecolare alla base dell’endometriosi, è stato analizzato il liquido peritoneale di un campione di 77 pazienti, con sintomi attribuibili a questa malattia. L’analisi ha riguardato soprattutto le proteine definite infiammatorie, ovvero quelle che scatenano reazioni anomale dell’organismo (per esempio, lo spostamento del tessuto uterino). Le proteine incriminate sono una cinquantina, tra queste sono comprese le citochine: si tratta di speciali proteine che reagiscono in presenza di stati infettivi batterici e virali. Ma può accadere che le citochine reagiscano in modo anomalo anche in assenza di agenti patogeni come batteri o virus, creando quindi uno stato infiammatorio che coinvolge, in questo caso, l’apparato riproduttivo. Tra le molecole regolatrici e determinanti, è stata isolata in particolare la proteina c-Jun. 

In breve

NUOVE SPERANZE DALLA RICERCA

Il fatto che vi sia una correlazione tra presenza di alcuni pattern molecolari (proteine regolatrici) e infiammazione dell’organismo e dell’ambiente uterino (in grado di provocare l’endometriosi), porterà a una prevenzione più specifica e capillare. Inoltre, studiare l’attività di tali proteine sarà di grande aiuto per scoprire e programmare cure mirate e personalizzate a seconda dei differenti casi clinici. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Le domande della settimana

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto in gravidanza: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti