Endometriosi: l’allattamento al seno protegge l’utero

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 11/10/2017 Aggiornato il 11/10/2017

Un anno di allattamento riduce del 20% la probabilità di ammalarsi di endometriosi. E ogni tre mesi in più il rischio scende di un altro 8%

Endometriosi: l’allattamento al seno protegge l’utero

Allattare al seno per 12 mesi, di cui sei in modo esclusivo – ovvero come unica fonte di alimentazione per il neonato – riduce del 20% la probabilità di ammalarsi di endometriosi (patologia che colpisce l’utero e può rivelarsi anche molto invalidante). E ogni tre mesi in più il rischio scende dell’8%.

Benefici crescenti

La protezione dall’endometriosi è tanto maggiore quanto più a lungo dura l’allattamento al seno: come spiegano i ricercatori del Brigham and Women’s Hospital di Boston, che hanno effettuato la scoperta, le donne che complessivamente durante la loro vita hanno allattato per 36 mesi o più hanno in media ricevuto molte meno diagnosi di endometriosi, con un rischio ridotto del 40%, mentre per le mamme che hanno allattato per un periodo compreso tra i 18 e i 36 mesi la probabilità di avere una diagnosi di endometriosi è risultata più bassa del 30%.

Una ricerca durata oltre 20 anni

Pubblicata sul British Medical Journal, la ricerca ha visto coinvolte più di 72mila donne, la cui salute ginecologica è stata monitorata per più di 20 anni. Dopo aver raccolto dati circa la durata dell’allattamento, la durata dell’allattamento esclusivo e la durata dell’assenza di mestruazioni dopo il parto (amenorrea post-parto), e averli incrociati con i dati di diagnosi di endometriosi ricevute da alcune delle donne coinvolte nello studio, i ricercatori sono stati in grado di calcolare quanto l’allattamento al seno possa risultare protettivo per l’utero contro il rischio di sviluppare l’endometriosi.

Il ruolo degli ormoni

Se, come ormai è noto, l’assenza delle mestruazioni nel periodo post-parto può contribuire in modo sostanziale alla prevenzione dell’endometriosi, un ruolo di una certa importanza è ricoperto anche dall’allattamento al seno poiché questa attività modifica la produzione di diversi ormoni femminili, favorendo la prevenzione da questa malattia.

 

 
 
 

Da sapere!

L’ endometriosi spesso colpisce le donne in modo inconsapevole: sono necessari diversi consulti ginecologici e in media nove anni prima giungere a una diagnosi e una terapia corretta.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Le domande della settimana

L’influenza è pericolosa in gravidanza? Meglio fare il vaccino?

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato alle donne che aspettano un bambino, perché contrarre l'influenza in gravidanza può esporre a gravi rischi.   »

Incinta subito dopo un aborto spontaneo, ma l’embrione ha il battito lento

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Il fatto di rimanere incinta subito dopo aver subito un'interruzione spontanea della gravidanza esprime un'ottima fertilità di coppia, tuttavia non garantisce che tutto vada a buon fine.   »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Benzodiazepine assunte per dormire nella 30ma settimana di gravidanza

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare...  »

Fai la tua domanda agli specialisti