Endometriosi: molte ne soffrono, poche lo sanno

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 12/04/2016 Aggiornato il 12/04/2016

L’endometriosi, in genere viene diagnosticata dopo 5-6 consulti ginecologici e a volte quando è già allo stadio avanzato. In Italia ci sono diversi centri specializzati cui rivolgersi

Endometriosi: molte ne soffrono, poche lo sanno

L’ endometriosi è una malattia che spesso colpisce le donne, anche se in molti casi in modo del tutto inconsapevole. Ci vogliono, infatti, diversi consulti ginecologici e in media nove anni per giungere a una diagnosi. Con il risultato che quando si scopre la malattia, l’endometriosi purtroppo è già a uno stadio avanzato ed è quindi più difficile da curare. Mentre, invece, è preferibile affrontarla con una cura farmacologica prima di ricorrere all’intervento chirurgico.

A chi rivolgersi

In Italia ci sono diversi centri specializzati, ma le vere e proprie eccellenze chirurgiche sono poche: per esempio, il Negrar di Verona e il Sant’Orsola di Bologna . La casa di cura Malzoni, che ha sede ad Avellino, è il punto di riferimento per il Sud Italia ed è convenzionata con il Servizio sanitario nazionale Qui vengono eseguiti fino a mille interventi all’anno in laparoscopia per endometriosi.  

Molto invalidante

“Non si muore di endometriosi – afferma Mario Malzoni, direttore del centro di chirurgia pelvica avanzata della casa di cura Malzoni di Avellino – ma si tratta di una malattia molto aggressiva che può provocare danni molto seri. È stato stimato che una donna vede in media 5-6 ginecologi prima di avere una diagnosi corretta – prosegue l’esperto – soprattutto nel caso di endometriosi infiltrante e questo ha delle conseguenze, perché quando si opera, non si può fare un intervento completo e quindi la paziente è candidata a un nuovo intervento”.

Quali cure

“Nei casi di sintomi contenuti non va mai proposto l’intervento chirurgico – osserva Malzoni – che va fatto dopo il fallimento della terapia farmacologica. Sono diversi i farmaci che possono essere utilizzati anche per periodi lunghi – aggiunge -, ma è una terapia che va tarata sulla paziente. La cura farmacologica più validata è una terapia progestinica a basso dosaggio che determina il blocco della mestruazione. In questo modo si mantengono bassi gli estrogeni perché la malattia è estrogeno-dipendente”. 

L’operazione solo in certi casi

Si ricorre all’intervento chirurgico solo se le donne continuano ad avere dolori oppure devono interrompere la pillola. Più complesso il caso dell’endometriosi infiltrante, una forma di endometriosi che penetra nella profondità degli organi della pelvi come la vescica, l’intestino gli ureteri, i reni e le strutture nervose, dove si formano dei noduli. “Quando gli organi e la loro funzionalità sono a rischio – avverte lo specialista – l’intervento è obbligatorio, indipendentemente dai sintomi. Questo tipo di endometriosi va diagnosticata nei centri di riferimento con ginecologi ed ecografisti esperti, altrimenti la diagnosi è difficile”.  

 

 

 

 

 

 

 
 
 

da sapere!

L’endometriosi è una malattia subdola. I controlli dovrebbero mirare anche a verificarne la presenza, dato che in molti casi non dà sintomi.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Le domande della settimana

Litigi ingestibili tra fratelli: che fare?

23/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Serena Mongelli

Sono gli adulti a dover trovare il modo di mediare i conflitti tra fratelli, anche pretendendo con affettuosa fermezza il rispetto di alcune regole base, prima tra tutte il divieto di offendersi con parolacce e insulti vari.   »

Influenza con variante K: può causare (anche) la cistite?

22/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

I sintomi causati dal virus influenzale che sta circolando massicciamente non includono la cistite che, nella stragrande maggioranza dei casi, è dovuta a un batterio.   »

Pensieri ossessivi tenuti a bada con gli psicofarmaci: si può cercare una gravidanza?

22/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Esistono psicofarmaci in grado di assicurare il benessere psicologico, senza avere come controindicazione la gravidanza. La strategia terapeutica più adatta va però pensata PRIMA del concepimento.   »

Come faccio a togliere la poppata notturna a un bimbo di un anno?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Per indurre il bambino a rinunciare a bere il latte durante la notte può essere una buona strategia sostituirlo gradualmente con l'acqua.  »

Nausea fortissima che si protrae oltre il 1° trimestre: che fare?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Floriana Carbone

Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali.   »

Salmone scaduto: dopo quanto possono comparire i sintomi di un’intossicazione?

17/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto.   »

Camera gestazionale più piccola dell’atteso: proseguirà la gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna.   »

Gravidanza e poca tolleranza nei confronti dell’integrazione di magnesio

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro.  »

Tampone vaginale: può essere pericoloso in gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti