Fecondazione assistita: ancora molti ostacoli

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 08/01/2018 Aggiornato il 17/07/2018

Non c’è ancora chiarezza e uniformità sulle leggi che regolano la Fecondazione assistita: ogni Regione segue procedure autonome creando confusione e disparità tra i cittadini

Fecondazione assistita: ancora molti ostacoli

La fecondazione assistita per le coppie infertili non è ancora nei Livelli essenziali di assistenza. I nuovi Lea, entrati in vigore nella primavera del 2017, avrebbero dovuto garantire un accesso omogeneo e gratuito alla Pma in Italia. A oggi invece non esiste ancora un accordo sulla tariffa di rimborso alle strutture sanitarie che erogano le prestazioni, perché la cifra proposta, pari a circa mille euro, viene ritenuta insufficiente per un pareggio di bilancio, che i centri pubblici non riuscirebbero a sostenere.

In lunga attesa nel pubblico o a pagamento nel privato

Con la cifra proposta, infatti, non si coprono i costi necessari per erogare una prestazione di Pma di 2° livello. Se molte strutture pubbliche saranno costrette a chiudere, le coppie infertili si potrebbero trovare di fronte a un bivio: proseguire nel filone pubblico, sostenendo liste d’attesa di anni oppure optare per i centri privati, con costi non sempre sostenibili dalle famiglie italiane.

Costi e modalità differenti

La fecondazione assistita pubblica è ancora ferma al palo e questo è un problema perché con i nuovi Lea si sarebbe dovuta risolvere una situazione in cui le varie Regioni procedono con normative proprie, con costi e modalità differenti, proprio perché manca una normativa unificata a livello nazionale. Ma i nuovi Lea entreranno realmente in vigore solo con i decreti sulle tariffe. Alcune Regioni, lavorando congiuntamente, hanno proposto una cifra standard di 2.300 euro, per un ciclo standard di Pma.

Altri limiti

Ci sono anche altre novità “negative”: fra i nuovi requisiti per l’accesso alla Pma è stato alzato il limite di età della donna da 43 a 46 anni, con un tetto di 6 cicli invece di 3, e altrettanti per l’eterologa, oltre un numero non definito di cicli da ovociti/embrioni congelati. E se nelle Regioni italiane ancora vigono le precedenti regole, ma la fecondazione omologa viene nella maggior parte dei casi erogata, l’eterologa a carico del Servizio sanitario nazionale oggi viene assicurata solo in Toscana e Friuli. Il Lazio ha emanato i decreti per cui chi vuole fare l’eterologa può andare a Pordenone. La diagnosi preimpianto si può fare solo nel privato e in Toscana.

 
 
 

Da sapere!

I Livelli essenziali di assistenza sono stati modificati e aggiornati dopo 15 anni dalla loro introduzione e contengono le prestazioni che devono essere erogate obbligatoriamente a tutti i cittadini. Ma così ancora non è.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti