Fecondazione assistita: ancora troppi abbandoni

Roberta Camisasca A cura di Roberta Camisasca Pubblicato il 27/07/2015 Aggiornato il 08/08/2018

Nella fecondazione assistita, ben il 40% delle coppie abbandona il medico dopo il primo tentativo fallito

Fecondazione assistita: ancora troppi abbandoni

La fecondazione assistita in Italia si rivela sempre più complessa, soprattutto per ciò che concerne il comportamento delle coppie che la intraprendono. Infatti, nel 40% dei casi, la coppia tende ad abbandonare la fecondazione assistita giù dopo un solo tentativo fallito.

Dati scoraggianti

Secondo i dati di un’indagine sulla fecondazione assistita, le coppie si sentirebbero immediatamente scoraggiate, perdendo fiducia nel medico dopo un solo tentativo fallito. Invece, la medicina conferma che le probabilità di successo crescono con il numero di tentativi intrapresi. L’indagine ha coinvolto 70 medici specialisti ginecologi.

Poca fiducia nei medici

Il problema della mancanza di fiducia nel proprio medico è risultato lampante dall’analisi dei dati raccolti. Solo il 28% delle coppie che si reca da uno specialista per problemi di infertilità, per esempio, torna dopo il primo appuntamento. Ma perché le coppie abbandonano l’iter senza quasi averlo iniziato? Per gran parte dei medici intervistati, le cause sarebbero di ordine economico, seguite da problematiche strettamente mediche ma anche da un cattivo rapporto medico-paziente. 

Un rapporto delicato

La relazione medico-paziente, soprattutto nella cura dell’infertilità, è estremamente fragile e basta pochissimo a incrinarla definitivamente, provocando l’abbandono del paziente. Gli aspetti che un medico dovrebbe prediligere, e che una coppia ricerca, sono: un buon dialogo, la fiducia nel medico, ma anche la fiducia percepita dal paziente, la comprensione reciproca e il mantenimento della serenità all’interno della coppia, che anche lo stesso specialista dovrebbe promuovere.

 

 

 
 
 

In breve

GLI ASPETTI DA MIGLIORARE

La fecondazione assistita potrebbe essere d’aiuto a un maggior numero di coppie desiderose di avere un figlio. Uno degli aspetti da migliorare, dunque, pare essere quello relazionale tra medico-paziente.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti