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È una nuova tecnica di fecondazione assistita sviluppata dall’Istituto Marquès di Barcellona. Si tratta di dotare le speciali “incubatrici embrionarie”, dove si conservano gli ovuli prima e durante la fecondazione, di altoparlanti che emettono musica. Queste vibrazioni sembrano riprodurre condizioni simili all’utero materno, con un incremento delle probabilità di successo della fecondazione assistita. E oggi sono sempre più numerose le famiglie che ricorrono alle tecniche di procreazione assistita.
Le micro-vibrazioni che aiutano gli ovuli
“Abbiamo scoperto che le micro vibrazioni della musica” ha spiegato Federica Moffa, ginecologa specializzata in medicina riproduttiva presso la clinica spagnola “aumentano le possibilità degli spermatozoi di fecondare l’ovocita in laboratorio. In medicina riproduttiva si cerca, da sempre, di riprodurre le stesse condizioni presenti nell’utero materno, cioè temperatura, oscurità, livelli di Co2 e ossigeno. La grande sfida è stata riuscire a riprodurre i continui movimenti intrauterini”.
Un aumento del 5% delle probabilità di successo
“Grazie alla musica negli incubatori”, continua la dottoressa Moffa “adesso siamo in grado di riprodurre movimenti analoghi a quelli peristaltici delle tube di Falloppio, dove si muovono gli ovociti nel loro cammino naturale verso l’utero. Un’innovazione che ha comportato un aumento del 5 per cento della percentuale di fecondazione, ovvero delle probabilità per gli spermatozoi di fecondare gli ovociti”.
Dalla musica classica all’heavy metal
All’Istituto Marquès tutti gli incubatori embrionari sono stati dotati di altoparlanti e, grazie al supporto di tecnici del suono, il team del dipartimento di embriologia della clinica ha creato un programma capace di emettere micro vibrazioni per 24 ore al giorno, selezionando tre differenti stili musicali: pop, heavy metal e musica classica. Tutti e tre i tipi di musica sono efficaci e, come ha spiegato ancora Moffa, “non sono state rilevate importanti differenze tra l’uno o l’altro genere musicale”.
Studio su 985 ovuli
A supporto dell’utilizzo di tale tecnica è stato realizzato anche lo studio “Impact of exposure to music during in Vitro culture on embryo development”, che ha analizzato 985 ovociti fecondati di 114 pazienti differenti. Gli ovociti di ogni paziente sono stati suddivisi in 2 gruppi differenti, ognuno dei quali sottoposto a differenti colture: il primo in un incubatore dotato di altoparlante e il secondo in un incubatore convenzionale. Lo studio ha dimostrato che gli ovociti in coltura con le micro vibrazioni musicali hanno avuto una percentuale di fecondazione maggiore (più del 4,8 per cento) rispetto agli altri.