Fecondazione assistita, una proteina indica il successo della terapia

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 10/08/2015 Aggiornato il 10/08/2015

Trovata una correlazione tra i livelli della proteina sHLA-G e gravidanza nelle donne con problemi di fertilità

Fecondazione assistita, una proteina indica il successo della terapia

Per le coppie che inseguono il desiderio di una gravidanza che non arriva ci sono buone notizie. Da oggi si può prevedere il successo della fecondazione assistita nelle donne che hanno problemi a concepire grazie alla scoperta di una proteina. Ad annunciarlo è il centro di fertilità ProCrea di Lugano, grazie alla collaborazione dei ricercatori dell’Università di Ferrara.

La proteina sHLA-G

Ma veniamo al dunque che interesserà tante aspiranti madri. La proteina in questione si chiama sHLA-G, diversa rispetto alla nota Beta-hcg nel determinare una gravidanza. È stata riscontrata una correlazione tra livelli elevati della sHLA-G e il successo del trattamento che aiuta la donna a procreare. “È il primo lavoro che viene effettuato su questa proteina in questo ambito – spiega Giuditta Filippini, direttrice del laboratorio di ProCreaLab; – si possono aprire nuovi scenari di ricerca, arrivando a individuare la gravidanza prima. Analizzando il gene nei due partner, si potrebbe delineare un quadro clinico più preciso della coppia e intraprendere una migliore terapia”.

L’esperimento

Per giungere a questa conclusione, i ricercatori hanno monitorato i livelli della proteina sHLA-G in 18 donne con problemi di fertilità. È emerso che questi sono risultati molto alti nelle sei rimaste alla fine incinte.

Un aiuto alla fertilità naturale

Quello della procreazione assistita è uno degli argomenti più delicati da affrontare soprattutto quando i partner, spinti dalla naturale voglia di completarsi con un figlio, tentano e ritentano sperando nell’arrivo della cicogna senza successo. Le probabilità che la procedura di procreazione vada a buon fine variano in base a molteplici variabili: dall’età alla specifica patologia e situazione degli aspiranti futuri genitori. Con questa scoperta alcune coppie avranno una chance in più.

 

 

 

 
 
 

In breve

 TECNICHE DI PRIMO E DI SECONDO LIVELLO

Accertate le cause di infertilità molte coppie si affidano alla procreazione medicalmente assistita. Le tecniche possono essere di I o II livello. Le prime sono caratterizzate dalla relativa semplicità di esecuzione: la fecondazione avviene nel corpo della donna come fosse naturale. Più complesse quelle di secondo livello che prevedono spesso la fecondazione in vitro (in provetta); solo in un secondo momento l’embrione viene impiantato nel corpo della donna.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Le domande della settimana

Aborto spontaneo: dopo quanto si può cercare un’altra gravidanza?

18/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'ovulazione si verifica 30 giorni dopo un aborto spontaneo ed è possibile concepire anche in questa circostanza senza che vi siano rischi di un qualsiasi tipo.  »

TSH del neonato: va controllato nel tempo se la madre è ipotiroidea?

18/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Gianni Bona

Se il bambino è nato a termine e se dallo screening neonatale non è emerso nulla, non è necessario fare ulteriori controlli.  »

Cisti del plesso corioideo individuata dall’ecografia: meglio fare altre indagini?

13/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Le cisti del plesso corioideo isolate, ossia non associate ad altre anomalie ecografiche, sono considerate varianti normali, senza effetti sullo sviluppo neurologico o intellettivo del bambino: nella maggior parte dei casi, scompaiono spontaneamente tra la 26ª e la 32ª settimana di gestazione. Quando...  »

Mamma bianca con occhi chiari, papà nero con occhi scuri: che occhi avrà il bambino?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Una coppia formata da un genitore con gli occhi scuri e da un genitore con gli occhi chiari avrà molto più facilmente un bambino con occhi scuri. A meno che gli ascendenti del primo genitore non abbiano occhi chiari, eventualità che per le persone di pelle scura è davvero rara.  »

Fai la tua domanda agli specialisti