Genetica preimpianto: a Siena si paga solo il ticket

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 07/03/2018 Aggiornato il 10/07/2018

L’ospedale Santa Margherita Di Cortona consente la genetica preimpianto alle coppie in cui uno dei due aspiranti genitori sia portatore sano di un’alterazione genetica, usufruendo del Servizio sanitario nazionale

Genetica preimpianto: a Siena si paga solo il ticket

Importanti novità in tema di procreazione assistita. Da circa 6 mesi è infatti disponibile un nuovo servizio volto a prevenire la trasmissione di alterazioni genetiche presso l’ospedale Santa Margherita Di Cortona, Località La Fratta (centro pubblico). La novità riguarda la genetica preimpianto, un esame che viene effettuato per la prima volta con il Servizio sanitario nazionale (pagando solamente il ticket), con cui è possibile fare una diagnosi genetica sull’embrione per sapere se è malato o sano. Si tratta di una diagnosi prenatale, ossia prima che cominci la gravidanza.

Finora solo a pagamento

Le alterazioni genetiche a oggi note sono oltre 3mila, dalle più comuni come la trisomia del cromosoma 21, ossia la sindrome di Down, alla talassemia. Oggi la diagnosi si fa con l’amniocentesi alla 12a settimana di gravidanza. La genetica preimpianto è già diffusa, ma fino a oggi si poteva effettuare solo a pagamento, tranne che in due ospedali, Milano Niguarda e Cagliari Microcitemico, dove però si poteva fare solo per due malattie specifiche: la talassemia (o anemia mediterranea) e X fragile. Gli esami per tutte le altre malattie genetiche erano invece a pagamento. La struttura di Cortona, in collaborazione con l’università di Siena, è in grado oggi di applicare questa tecnica a tutte le coppie in cui uno dei due genitori sia portatore sano di un’alterazione genetica. Un team di esperti valuta la sussistenza dei requisiti di gravità della patologia e successivamente consente l’accesso della coppia.

Come si procede

Con il nuovo sistema di genetica preimpianto è possibile prevenire tutte le alterazioni genetiche: se un futuro genitore è portatore sano, ossia ha nei suoi geni una malattia genetica, si prendono i suoi geni e si mescolano con quelli del partner, si attende che si formi l’embrione, su cui poi si fa una biopsia, analizzando 2-4 cellule. Se quell’embrione è sano lo si può trasferire e far iniziare la gravidanza. La sentenza della Corte Costituzionale 96 del 2015 ha precisato come la possibilità di accedere alla diagnosi prima del trasferimento dell’embrione è prevista dalla stessa legge (art. 14 c. 5).

 
 
 

Da sapere!

Le patologie per cui è prevista la diagnosi preimpianto sono tutte quelle la cui gravità determinerebbe la possibilità per la donna di interrompere la gravidanza.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Fratello e sorella (solo da parte di madre) possono avere figli sani?

22/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

I figli di consanguinei hanno un alto rischio di nascere con anomalie genetiche e disturbi del neurosviluppo. Questa è la principale ragione per la quale nelle società organizzate sono vietate le unioni tra parenti stretti.   »

Dopo un aborto spontaneo quanto tempo ci vuole per cominciare un’altra gravidanza?

15/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Se un primo concepimento è avvenuto in pochi mesi, ci sono altissime probabilità (addirittura il 100%!) di avviare una nuova gravidanza entro sei mesi dall'aborto spontaneo.   »

Si può ridatare la gravidanza una seconda volta?

14/06/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La ridatazione ecografica può essere eseguita una volta sola nel primo trimestre (quando c'è più di una settimana di differenza tra il calendario ostetrico e le dimensioni effettive del feto), dopodiché se il bambino risulta più piccolo dell'atteso non si può più attribuire il dato a un concepimento...  »

Fai la tua domanda agli specialisti