Nessun rischio per il cuore delle donne in terapia per la fertilità

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 22/08/2013 Aggiornato il 22/08/2013

Secondo uno studio canadese le terapie per la fertilità cui si sottopongono le donne non avrebbero nessun rischio per il cuore

Le terapie per la fertilità per le donne a base di ormoni non aumentano i problemi cardiaci. Lo afferma uno studio canadese, dell’università di Toronto, pubblicato dal “Journal of the American College of Cardiology”. Nello specifico ecco cosa hanno dimostrato i ricercatori canadesi.

Meno problemi cardiaci e decessi

I ricercatori hanno studiato i dati di 1,2 milioni di donne che hanno partorito nella provincia canadese dell’Ontario tra il 1993 e il 2010, di cui circa 7mila in seguito a una terapia per la fertilità. “Le donne hanno mostrato un rischio minore di morte o di problemi cardiaci, nonostante fossero entrate in terapia in età non più giovane e presentassero più fattori di rischio cardiovascolari” scrivono gli autori dello studio.

Le malattie cardiache e cardiovascolari (per esempio, infarti e ictus) sono tra le maggiori cause di morte o invalidità nel mondo occidentale. Nonostante da più parti si faccia appello alla prevenzione quale migliore mezzo per evitare di esserne vittima, sono ancora troppe le persone che ogni giorno muoiono di infarto o ictus.

Importante la prevenzione

Tra i diversi modi per prevenire queste patologie cardiache e cardiovascolari, oltre a uno stile di vita più sano e un’altrettanto sana dieta, secondo gli esperti è anche importante tenere d’occhio i livelli di calcio nelle arterie. Elevate concentrazioni di questo minerale, infatti, aumenterebbero di ben sei volte il rischio di attacco di cuore e malattie coronariche. Non ci sarebbero, invece, problemi al cuore per le donne che si sottopongono a terapie per la fertilità.

Attenzione al calcio nelle arterie

Un altro studio, questa volta americano, condotto presso il Los Angeles Biomedical Research Institute (La BioMed) in collaborazione con altri cinque siti, suggerisce come un monitoraggio più frequente sulle persone con accumuli di calcio nelle arterie coronarie possa aiutare a determinare il rischio di attacchi di cuore. Questo tipo di analisi diviene fondamentale, perché conoscere per tempo i livelli di concentrazione di calcio nelle arterie può consentire a chi è a rischio di apportare modifiche al proprio stile di vita.

 

In breve

I NUMERI DELLO STUDIO

Nessun problema per il cuore delle donne che assumono ormoni all’interno di terapie per la fertilità. “Il tasso di morte o di malattia cardiovascolare per le donne che si sono sottoposte a terapia per la fertilità è risultato di 103 ogni 100mila – scrivono gli studiosi canadesi -, mentre nell’altro gruppo di donne, di 117 ogni 100mila”.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Le domande della settimana

Acido folico: è pericoloso non averlo assunto fino alla 16^ settimana?

08/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'integrazione di acido folico è raccomandata nel periodo preconcezionale fino al termine del primo trimestre, tuttavia grazie alla nostra alimentazione non si rischiano gravi carenze, quindi se per qualunque ragione non è stato impiegato quando si doveva è facile che non emergano problemi.   »

Valore delle beta: le settimane come vengono conteggiate?

05/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La tabella di riferimento in cui sono riportati i valori desiderabili delle beta hCG considera le settimane di gravidanza in modo diverso dal calendario ostetrico. Più di preciso, rispetto a questo indica due settimane in meno.   »

Assenza di un rene scoperta dalla morfologica: che succederà alla nascita?

03/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

Un bimbo che nasce senza un rene, se non vi sono altre anomalie (malformazioni o patologie cromosomiche o genetiche), può contare su un'aspettativa e una qualità di vita sovrapponibili a quelle della popolazione generale.  »

Fai la tua domanda agli specialisti