Procreazione medicalmente assistita: sale l’età delle donne

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 22/08/2014 Aggiornato il 22/08/2014

Le donne che ricorrono alle tecniche di procreazione medicalmente assistita sono sempre più vicine ai quarant’anni

Procreazione medicalmente assistita: sale l’età delle donne

Lo ha reso noto il ministero della Salute: l’età media delle mamme che ricorrono alla fecondazione assistita si è alzata. questo significa le donne che ricorrono alle tecniche di procreazione medicalmente assistita sono sempre più vicine ai quarant’anni. Insomma, oggi le donne cercano di avere figli in un’età più elevata, ma si scontrano con un limite importante, quello della fertilità che con il passare dell’età si riduce notevolmente. Ed anche le tecniche di procreazione medicalmente assistita non garantiscono percentuali di riuscita elevatissime.

Quasi 37 anni

I dati parlano chiaro. Nel 2012 l’età media in cui in Italia si ricorre alla fecondazione assistita è 36,5 anni, al di sopra della media europea che, per il 2010, si attestava sui 34,7 anni. Sale anche la percentuale di over 40 che usano le tecniche di procreazione medicalmente assistita, pari a 30,7%. Sempre secondo i dati, la fecondazione assistita è in crescita costante in Italia, anche se sempre più assorbito dai centri privati.

I numeri della procreazione medicalmente assistita

Qual è la ragione del ricorso alla fecondazione assistita? Secondo gli esperti le ridotte probabilità di ottenere una gravidanza già da età successive ai 40 anni sono gravate da un’alta percentuale di esiti negativi della gravidanza stessa, come aborti spontanei o volontari, morti intrauterine e gravidanze ectopiche, pari a 39,9% tra i 40 e 42 anni e 61,5% con età superiore ai 42 anni.  Gli esperti del ministero della Salute sostengono: “È ben noto come gli esiti positivi delle procedure siano in rapporto all’età delle donne e in Italia ben il 30,7% dei cicli a fresco è effettuato da pazienti con età pari ai 40 anni o più: questo dato è in lieve aumento rispetto al 2011”.

Le probabilità di successo

Secondo il ministero della Salute gli esiti negativi delle gravidanze per le tecniche di procreazione medicalmente assistita di secondo e terzo livello sono in aumento per tutte le fasce di età. In particolare, nella tecnica di primo livello, la percentuale di successo sulle donne con un’età pari o superiore ai 40 anni risulta del 5,5% e si abbassa fino al 2,6% per le donne con un’età superiore ai 43 anni.

Aumentano i centri privati

Oggi si contano più centri privati (218 nel 2012, erano 185 al 31 gennaio 2009) e una parallela diminuzione di quelli pubblici e convenzionati. Ecco i dati: i centri privati sono 218 nel 2012, erano 185 al 31 gennaio 2009; quelli pubblici e convenzionati sono 137 nel 2012, erano 156 al 31 gennaio 2009.

 

In breve

MAMMA SEMPRE PIU’ TARDI

L’età media delle mamme che ricorrono alla fecondazione assistita si è alzata, le donne che ricorrono alle tecniche di procreazione medicalmente assistita sono, infatti, sempre più vicine ai quarant’anni. Lo ha reso noto il ministero della Salute evidenziando dati che fanno riflettere sulla scelta di avere un  figlio in tarda età.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Le domande della settimana

Acido folico: è pericoloso non averlo assunto fino alla 16^ settimana?

08/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'integrazione di acido folico è raccomandata nel periodo preconcezionale fino al termine del primo trimestre, tuttavia grazie alla nostra alimentazione non si rischiano gravi carenze, quindi se per qualunque ragione non è stato impiegato quando si doveva è facile che non emergano problemi.   »

Valore delle beta: le settimane come vengono conteggiate?

05/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La tabella di riferimento in cui sono riportati i valori desiderabili delle beta hCG considera le settimane di gravidanza in modo diverso dal calendario ostetrico. Più di preciso, rispetto a questo indica due settimane in meno.   »

Assenza di un rene scoperta dalla morfologica: che succederà alla nascita?

03/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

Un bimbo che nasce senza un rene, se non vi sono altre anomalie (malformazioni o patologie cromosomiche o genetiche), può contare su un'aspettativa e una qualità di vita sovrapponibili a quelle della popolazione generale.  »

Fai la tua domanda agli specialisti