Preserva la fertilità con la crioconservazione

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 10/03/2016 Aggiornato il 10/03/2016

Una delle possibilità per le donne che vogliono (o devono) posticipare la maternità è la crioconservazione degli ovociti. Ecco in cosa consiste

Preserva la fertilità con la crioconservazione

Per preservare la propria fertilità è possibile ricorrere alla crioconservazione degli ovociti. “Il momento migliore è prima dei 35 anni o, meglio ancora, entro i 30”, conferma Michael Jemec, specialista in Medicina della riproduzione del centro per la fertilità ProCrea di Lugano. Molte donne che non sono ancora pronte per diventare madri scelgono di conservare gli ovociti per non perdere il proprio potenziale riproduttivo, che prima dei 30 anni è al massimo e poi comincia a decrescere.

Richieste in continuo aumento

Altre volte questa scelta è dettata da motivi di salute, per esempio per le donne che devono sottoporsi a chemioterapia. Secondo dati non ufficiali, nell’ultimo anno le richieste sarebbero quadruplicate nel Regno Unito e anche negli Stati Uniti si assiste a una crescita continua. Secondo gli ultimi dati, nel 2014 in Italia una donna su tre è diventata mamma dopo i 35 anni (era una su cinque nel 2000). Negli ultimi 10 anni l’età media al parto è lievitata da 28 a 31,5 anni. Per questo oggi per preservare la propria fertilità è possibile ricorrere alla conservazione degli ovociti.

Come si procede

Attraverso una stimolazione ormonale vengono prelevati e raccolti gli ovociti. Il congelamento avviene con un procedimento di vitrificazione (congelamento rapido) che permette elevati tassi di sopravvivenza degli ovuli (oltre il 95%). Questi vengono conservati in azoto liquido e, al momento di utilizzo, scongelati e fecondati in vitro, quindi impiantati. I tassi di successo, ovvero di raggiungimento di una gravidanza, superano il 60%.

Natalità in calo

In Italia le nascite risultano in calo. Nell’ultimo anno si è avuto un calo del 3,7% delle nascite rispetto all’anno precedente, con un calo del tasso di natalità da 9 a 8,5 nuovi nati ogni mille abitanti. Tra i motivi c’è anche la tendenza a posticipare i progetti di maternità. Con ricadute sull’efficienza riproduttiva e, quindi, sulle probabilità di intraprendere una gravidanza.

Più problemi con l’età

Dopo i 35 anni circa, i gameti (le cellule riproduttive) femminili cominciano a invecchiare e aumenta il rischio di contrarre malattie connesse all’infertilità/sterilità, come malattie infiammatorie pelviche, patologie tubariche, fibromi uterini, endometriosi. Ma oggi le donne sanno che per preservare la propria fertilità è possibile ricorrere alla conservazione degli ovociti.

 

 

 
 
 

In breve

MAMME SEMPRE PIU’ TARDI

Dal rapporto Istat del 2005, emerge che oggi le donne sono disposte a posticipare la formazione del nido, per realizzarsi prima a livello professionale, e quindi cominciano a programmare la maternità sempre più tardi.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Le domande della settimana

Citomegalovirus e paura del contagio

26/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se, durante la gravidanza, si teme che il proprio partner sia stato contagiato dal citomegalovirus, che si trasmette anche attraverso i rapporti sessuali, può essere opportuno verificarlo attraverso un dosaggio degli anticorpi specifici.   »

Regressione nel linguaggio in un bimbo di 18 mesi: c’è da preoccuparsi?

24/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Quando si ha il dubbio che il bambino sia interessato da un disturbo del neurosviluppo è opportuno richiedere il parere di uno specialista.   »

Streptococco: può dare febbre nonostante l’antibiotico?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

L'infezione alla gola dovuta a streptococco ha caratteristiche inconfondibili: mal di gola e febbre elevata, assenza di raffreddore e tosse (che invece accompagnano di norma le infezioni respiratorie virali) e, soprattutto, scomparsa della febbre a 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica.   »

Vitamina D: una sua carenza può influenzare la fertilità?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La vitamina D non serve soltanto per fissare il calcio nelle ossa, ma ha effetti sia sul sistema immunitario (potenzia le difese, come la vitamina C) sia sulla fertilità maschile e femminile.   »

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti