Concepimento: quali sono le cause di infertilità?

Elisa Carcano A cura di Elisa Carcano Pubblicato il 06/04/2022 Aggiornato il 06/04/2022

Nel nostro Paese i dati relativi all’infertilità di coppia sono sempre più allarmanti. Ma quali sono le cause di infertilità e come provare a porvi rimedio? Ne abbiamo parlato con la dottoressa Daniela Galliano, responsabile della clinica IVI di Roma, una delle più importanti nell'ambito della procreazione assistita a livello mondiale

Concepimento: quali sono le cause di infertilità?

Perché è aumentata l’infertilità?

“Uno dei fattori che condiziona in maniera importante l’aumento dei casi di infertilità è la ricerca di una gravidanza in età sempre più avanzata – risponde la dottoressa Daniela Galliano – . È noto che l’età di maggiore fertilità è prima dei 35 anni, ma per ragioni legate agli aspetti più diversi – di ricerca di una relazione stabile, indipendenza economica, di studio o psicologici – molto spesso è difficile far conciliare l’età della fertilità con quella anagrafica, quindi il fattore tempo diventa di fondamentale importanza. Inoltre, nel corso degli ultimi anni si è registrato un incremento delle patologie acute e croniche per quanto riguarda la sfera riproduttiva; tra le donne sono aumentate alterazioni tubariche e malattie infiammatorie pelviche, fibromi uterini, endometriosi e alterazioni ormonali e ovulatorie. Negli uomini sono aumentate le condizioni che alterano la produzione ormonale, riducono il testosterone e modificano la struttura e la funzione del testicolo, come varicocele, malformazioni genitali, infiammazioni testicolari e patologie prostatiche.

L’infertilità può dipendere da diversi fattori come il fumo, l’obesità o l’eccessiva magrezza, ma anche la sedentarietà o l’eccessiva attività fisica. Tra le cause più frequenti di infertilità sia maschile che femminile ci sono le infezioni sessualmente trasmesse“.

Come si capisce se si è infertili?

“Per le donne, un primo controllo viene effettuato tramite un’anamnesi per valutare la regolarità del ciclo mestruale, il grado di familiarità con determinate patologie e l’eventualità di precedenti aborti. Successivamente, vengono effettuati una serie di test di fertilità, tra i quali gli esami ormonali per valutare la funzionalità tiroidea, e il dosaggio della prolattina per valutare la presenza di un’iper-prolattinemia, condizione che causa l’infertilità. Altre indagini di tipo strumentale possono essere un’ecografia pelvica, per valutare la morfologia dell’utero e delle ovaie e di evidenziare la presenza di malformazioni uterine, polipi endometriali o cisti ovariche. Negli uomini, durante la visita andrologica, oltre ad un esame generale dei genitali e dei testicoli, è importante la raccolta della storia clinica, familiare, lavorativa e sessuale. Tra i test fondamentali c’è l’analisi del liquido seminale per definire le caratteristiche quantitative e qualitative degli spematozoi. È importante anche effettuare l’ecocolordoppler scrotale o testicolare, che permette di valutare in maniera completa tutte le caratteristiche dei testicoli, di riconoscere patologie responsabili di infertilità e di individuare patologie interferenti con la salute generale del paziente, come lesioni testicolari sospette e non palpabili. Permette inoltre di valutare l’eventuale presenza di varicocele, un’altra causa frequente di infertilità”.

Cosa si può prendere o si può fare per aumentare la fertilità?

“Dipende da qual è la causa di infertilità: per esempio nelle donne con la sindrome dell’ovaio policistico, la terapia deve tendere a corregge la anovularietà responsabile della sterilità. Sicuramente la riduzione del peso è una raccomandazione per le pazienti con la sindrome PCOS obese, prima di qualunque intervento farmacologico, infatti, proprio per questa categoria di pazienti, il calo di peso è in grado di migliorare o normalizzare la funzione ovarica, riducendo i livelli di insulina e degli estrogeni.

In generale un corretto stile di vita e l’attenzione verso una vera e propria educazione alimentare sono le migliori “protezioni” che possiamo prendere per difendere la nostra fertilità”.

Quando è meglio fare sesso per rimanere incinta?

” Il momento migliore per rimanere incinta è nel periodo più fertile del mese. Questa “finestra fertile” include cinque giorni prima dell’ovulazione e il giorno dell’ovulazione. In particolare i due giorni prima dell’ovulazione e il giorno dell’ovulazione sono quelli con la più alta probabilità di concepimento. Il periodo che intercorre tra il momento in cui la coppia è aperta alla procreazione perché non esclude una gravidanza nel breve periodo, e il concepimento è detto preconcezionale. Per la salute materno-infantile è importante seguire accorgimenti come condurre uno stile di vita regolare, non bere né fumare”.

 

 

 

 
 
 

In sintesi

Cosa può danneggiare lo sperma?

“L’ISS (Istituto Superiore di Sanità) evidenzia che per evitare danni agli spermatozoi è fondamentale smettere di fumare. Il fumo infatti, provoca danni sia in relazione al numero di spermatozoi che vengono prodotti, sia alla loro vitalità, oltre ad un aumento della percentuale di presenza di anomalie genetiche. Un altro fattore che può danneggiare la fertilità maschile è il consumo di alcool, che potrebbe danneggiare sia la qualità che la produzione degli spermatozoi stessi”.

Come si cura l’infertilità femminile?

“Nei casi in cui l’infertilità femminile è causata da alterazioni morfo-funzionali delle tube di Falloppio, se di lieve entità, possono essere trattate chirurgicamente per via laparoscopica con buone percentuali di successo. Quando la causa di infertilità è dovuta a patologie uterine congenite, come malformazioni, setti uterini o cervicali, o acquisite, come polipi o miomi, un intervento chirurgico può far ottenere buoni risultati.

In generale, con i problemi di infertilità dobbiamo imparare a convivere e trovare soluzioni sia dal punto di vista medico che sociale. La scienza ci viene in aiuto e ci mette a disposizione un’arma importante per difenderci dai possibili problemi di infertilità, perché infatti attraverso la tecnica della vitrificazione degli ovociti, chiamata più comunemente egg freezing, è possibile congelare gli ovuli per utilizzarli successivamente, quando la donna deciderà di posticipare la propria gravidanza, se la desidera, in un momento più opportuno della propria vita”.

 

Fonti / Bibliografia

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