Dallo sperma di coccodrillo la risposta all’infertilità maschile?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 06/07/2016 Aggiornato il 06/07/2016

La fertilità maschile, in costante crescita, si può studiare efficacemente anche grazie allo sperma di coccodrillo

Dallo sperma di coccodrillo la risposta all’infertilità maschile?

La fertilità maschile è al centro di numerosi studi e, da sempre, indagata attraverso l’utilizzo di differenti mezzi. Ora, un recente studio ha evidenziato l’utilità dell’analisi dello sperma di coccodrillo per stabilire nuove cause (e cure) in caso di problemi di fertilità maschile.

Spermatozoi simili

Questa singolare ricerca è stata condotta da un gruppo di scienziati australiani. Questi ultimi hanno analizzato lo sperma di coccodrilli marini, stabilendone l’utilità nello studio della fertilità maschile. Nello sperma di coccodrillo, infatti, vi sarebbero spermatozoi molto simili a quelli umani e in grado di riconoscere l’ovulo, proprio come fanno questi ultimi. Tali analogie hanno aperto la porta a nuove considerazioni e anche a nuove speranze in merito all’infertilità maschile e alle sue cure

Come si è svolta la ricerca

Lo sperma di coccodrillo, quindi, può diventare un perfetto terreno di studio per comprendere le funzioni base dello sperma e applicare, poi, queste scoperte allo studio dello sperma umano. Nel caso specifico di questa ricerca, gli studiosi hanno prelevato lo sperma di diverse specie di coccodrilli e l’hanno inoculato nell’apparato riproduttivo femminile, ottenendo la scoperta di una sorta di interruttore presente nelle femmine che attiverebbe la produzione di proteine.

Cause di infertilità maschile

Il problema evidenziato da questo studio è che, spesso, vengono considerati sani spermatozoi che, invece, non sono in grado di “nuotare” e neppure di riconoscere l’ovulo avendone quindi la possibilità di fecondarlo. La maggior parte delle volte, dunque, pare proprio che l’infertilità maschile sia causata  da difetti specifici dello sperma.

Non solo mammiferi

Fino a ora, per studiare le cause di infertilità maschile, i ricercatori si sono focalizzati sull’analisi dello sperma dei mammiferi. Invece, questo caso scientifico  rivoluziona l’intero modo di approcciarsi alla questione. Infatti, lo sperma dei coccodrilli marini si è rivelato assolutamente simile a quello dei mammiferi e, dunque, anche a quello umano. Questa possibilità amplifica l’area di ricerca e, al contempo, le possibilità di trovare cure più efficaci.

 

 

 
 
 

In breve

NUOVE FRONTIERE DELLA RICERCA

Poter accedere a informazioni relative al funzionamento specifico degli spermatozoi attraverso lo studio del mondo animale, è un’ottima opportunità per indagare alcuni meccanismi rimasti fino a oggi nascosti e ignoti e che, invece, potrebbero risolvere numerosi dubbi inferito alla fertilità maschile.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mamma e papà Rh negativo: in gravidanza e dopo il parto si deve fare lo stesso la profilassi?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti