Infertilità: c’è ancora tanta ignoranza!

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 04/02/2020 Aggiornato il 06/02/2020

L’infertilità è sempre più diffusa ma ancora poco conosciuta e con tanti falsi miti. Ecco dove e perché siamo più ignoranti

Infertilità: c’è ancora tanta ignoranza!

Le malattie sessualmente trasmissibili sono pressoché sconosciute tra le cause che portano all’infertilità, eppure rivestono un ruolo importante. Quanto alla riduzione della fertilità femminile, quasi 2 persone su 10 ritengono che inizi a partire dai 46 anni e una su 10 (soprattutto uomini) dopo i 50 anni (quando, in realtà, il calo naturale della fertilità delle donne inizia dopo i 30 anni). Sono alcuni dei risultati di un’indagine commissionata da IVI – Istituto Valenciano per l’Infertilità – e condotta da Ixè sul tema dell’infertilità, della fecondazione assistita e della genitorialità su 600  uomini e donne di età compresa tra i 25 e i 44 anni da cui emerge come, in relazione soprattutto ad alcune tematiche riguardanti l’infertilità, nel nostro Paese ci siano ancora parecchi dubbi e scarse conoscenze.

Social freezing ancora poco conosciuto

Per quanto riguarda il tema del social freezing, ovvero la crioconservazione degli ovociti con l’obiettivo di preservare nel tempo la fertilità di una donna per motivi sociali, solo il 17% degli intervistati sa che questa pratica è consentita in Italia, il 37% ignora se si effettui oppure no nel nostro Paese, mentre il 20% crede che da noi non sia consentita. “Oggi attraverso il social freezing una donna può avere una opportunità in più se decide di procrastinare la maternità per motivi professionali o personali o magari semplicemente perché non ha ancora un compagno con cui condividere progetti di vita – spiega Daniela Galliano, direttrice del Centro IVI di Roma – I dati dell’indagine, come del resto la pratica clinica, mostrano come si tratti di un fenomeno ancora poco conosciuto in Italia”.

Adozione e fecondazione assistita

Dalle interviste condotte emerge che, in caso di difficoltà a concepire un figlio, il ricorso all’adozione e alla fecondazione assistita sono considerate due misure praticamente equivalenti: il 49% degli intervistati sceglierebbe infatti l’adozione mentre il 48% la procreazione medicalmente assistita. In particolare chi ancora non ha avuto figli indica in misura superiore la fecondazione assistita per combattere l’infertilità, mentre chi ha già figli preferirebbe l’adozione. Tra coloro che ipotizzano il ricorso alla fecondazione assistita, il 37% accetterebbe anche la donazione eterologa, ovvero quella tecnica di fecondazione assistita in cui l’ovulo femminile o il seme maschile (oppure entrambi) provengono da soggetti esterni alla coppia (soprattutto le donne e i giovani tra 25 e 29 anni).

 

 

 
 
 

Da sapere!

In generale la crioconservazione, anche nello specifico del social freezing, è considerata una scelta non egoista, indolore e sicura sia per il nascituro che per la madre, sebbene costosa e innaturale

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti