Infertilità genetica: il calo delle nascite è colpa anche del Dna?

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 24/01/2018 Aggiornato il 10/08/2018

Le coppie italiane fanno sempre meno figli. Ma il calo delle nascite potrebbe dipendere da alterazioni del Dna che causano una infertilità genetica

Infertilità genetica: il calo delle nascite è colpa anche del Dna?

Sicuramente la crisi, le difficoltà a trovare un lavoro stabile e ad avere una situazione economica favorevole e l’immaturità psicologica giocano un ruolo importante. Ma il calo delle nascite che si sta registrando da qualche anno a questa parte in Italia potrebbe dipendere anche da altre ragioni.  Secondo gli esperti riuniti recentemente a Roma in occasione dell’European Fertility Meeting “Strategies to improve IVF success rate” alla base potrebbe esserci anche un’ infertilità genetica: sembra, infatti, che fra le coppie siano sempre più diffuse alterazioni del Dna che ostacolano il concepimento.

Alterazioni degli spermatozoi

L’infertilità maschile, per esempio, potrebbe dipendere da un’alterazione della testa degli spermatozoi, ipotizzano gli studiosi. Fra le cause di infertilità genetica potrebbe, infatti, esserci innanzitutto un’alterazione a carico degli spermatozoi. Occorre sapere, infatti, che l’anatomia e la funzionalità delle cellule riproduttive maschili sono determinanti ai fini della fecondazione e di una gravidanza. Ebbene, gli esperti hanno spiegato che negli ultimi anni si è assistito a un aumento dell’alterazione della morfologia della testa degli spermatozoi. Questa condizione contribuisce al calo delle nascite perché rende più complesso il percorso dei gameti maschili, che fanno più fatica a penetrare all’interno degli ovociti. Come ovviare il problema? In questi casi, si ricorre quasi sempre alla ICSI, una procedura di fecondazione assistita che consente di iniettare lo spermatozoo direttamente all’interno dell’ovulo femminile.

Dna “spaccato”

L’ infertilità genetica potrebbe essere anche dovuta alla non integrità del Dna contenuto nella testa degli spermatozoi. “Si è visto, infatti, che in moltissimi casi di infertilità maschile o di insuccesso di programmi di Procreazione medicalmente assistita (Pma), in cui embrioni di ottima qualità non erano stati in grado di impiantarsi all’interno dell’utero, gli spermatozoi presentavano una frammentazione, ossia una vera e propria spaccatura della doppia elica del Dna” ha affermato Ermanno Greco, direttore del Centro di medicina e biologia della riproduzione, European Hospital di Roma. A sua volta, questa spaccatura è una diretta conseguenza dell’aumento, all’interno del liquido seminale, dei radicali liberi, molecole nocive che vanno proprio a danneggiare il Dna. All’origine di tutto potrebbero esserci malattie come il varicocele e il criptorchidismo.

Attenzione all’età

Il calo delle nascite è il risultato anche della tendenza a fare figli sempre più tardi. Infatti, più si aspetta e più le difficoltà aumentano. Non solo perché la donna ovula meno, ma anche perché la capacità dell’ovocita di riparare il danno degli spermatozoi diminuisce con il tempo.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Il Dna, per quanto importante, non è l’unico responsabile del calo delle nascite. L’infertilità è una diretta conseguenza anche di uno stile di vita scorretto, in particolare dell’abitudine di bere e fumare, della tendenza alla sedentarietà, del sovrappeso.

 

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