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La lotta all’infertilità maschile ha un nuovo alleato: una formula matematica in grado di descrivere i movimenti ritmici che compiono gli spermatozoi nella corsa verso l’ovulo. A metterla a punto è stato un gruppo di studiosi delle università britanniche di York, Birmingham e Oxford in collaborazione con l’ateneo giapponese di Kyoto: questo modello matematico, se opportunamente utilizzato, potrà essere utile nel comprendere meglio le cause dei casi di infertilità maschile legati alla motilità degli spermatozoi.
Movimenti non casuali
Lo studio, pubblicato su Physical Review Letters, potrebbe aiutare i ricercatori a capire perché alcuni spermatozoi falliscono nella loro missione. I risultati hanno, infatti, messo in evidenza come il movimento ritmico della coda dello spermatozoo, oltre a generare la spinta in avanti, determini anche uno spostamento a fasi alterne della testa di lato e all’indietro, e che queste contorsioni permettono di agitare il fluido circostante creando una di corrente che favorisce l’avanzamento.
Solo alcuni vanno a bersaglio
Come spiega Hermes Gadelha, matematico dell’Università di York, “potrebbe sembrare che i movimenti dello spermatozoo abbiano un impatto casuale sul fluido che lo circonda, rendendo addirittura più difficile la navigazione agli altri spermatozoi, ma in realtà il fluido viene movimentato con modalità ben precise per favorirne la locomozione. Quindi, sebbene il fluido opponga resistenza rendendo difficoltoso l’avanzamento degli spermatozoi, si coordina con i loro movimenti ritmici in modo che solo alcuni riescono a spingersi in avanti”.