Infertilità maschile: il calore riduce la produzione di spermatozoi

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 03/09/2013 Aggiornato il 03/09/2013

Fra i fattori che provocano l’infertilità maschile ci sono anche gli shock termici. Il calore a livello dei genitali diminuisce il numero di spermatozoi

Infertilità maschile: il calore riduce la produzione di spermatozoi

L’infertilità maschile è influenzata da tanti fattori diversi. Un ruolo importante è ricoperto dal calore: se le zone dei genitali sono sottoposte a shock termici la produzione di spermatozoi diminuisce. A lanciare l’allarme è la Società europea di riproduzione umana ed embriologia.

Uomini sempre meno fertili

Secondo gli esperti, negli ultimi 15 anni, nella popolazione maschile, soprattutto di età compresa tra i 18 e i 25 anni, si è registrata una netta diminuzione del numero di spermatozoi, mediamente del 30%. A risentirne è la capacità riproduttiva. Questo perché il numero di spermatozoi è uno dei parametri indicativi del profilo dell’infertilità maschile. E, infatti, i dati rivelano che oggi un uomo su cinque ha difficoltà riproduttive o vera e propria infertilità.

I principali responsabili

Gli elementi che possono influenzare la capacità riproduttiva sono vari. Uno dei nemici principali, forse sottovalutato fino a oggi, è rappresentato dagli shock termici a livello dei genitali. Il calore trasmesso da indumenti troppo aderenti, docce e saune calde ripetute è nocivo per la produzione di spermatozoi. Ma gli shock termici non sono gli unici fattori di rischio per l’infertilità maschile. Occorre fare attenzione anche all’obesità, che determina anch’essa un innalzamento della temperatura nei testicoli, con conseguenze negative sullo sviluppo degli spermatozoi. Inoltre, la presenza di massa grassa è strettamente legata alla diminuzione dei livelli di testosterone, l’ormone che gioca un ruolo fondamentale nella regolazione della funzione sessuale maschile.

No al fumo e allo stress

Chi è alla ricerca di un figlio dovrebbe dire addio anche alle sigarette, che riducono la fertilità e provocano danni al feto, alla sedentarietà e allo stress, un fattore che può influire sui sistemi ormonale e nervoso e, quindi, sulla capacità riproduttiva. Nocive anche alcune sostanze chimiche, come i pesticidi e i derivati tossici della plastica, tipo gli ftalati e il Bisfenolo A, vietato dall’Unione Europea quale componente dei biberon per neonati.

 

In breve

IL NUMERO DI SPERMATOZOI È IMPORTANTE

L’esposizione a fonti di calore può mettere a rischio il concepimento. Comporta, infatti, una riduzione nella produzione di spermatozoi. E il numero di spermatozoi è uno dei parametri indicativi del profilo di fertilità maschile, insieme alla loro forma, vitalità e motilità, oltre che alla viscosità dello sperma. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Lattantino che rigurgita molto dopo ogni poppata

07/12/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Una certa percentuale di lattanti rigurgita abitualmente dopo i pasti senza che questo sia il sgenale di un problema o interferisca sulla crescita. Solo se il piccolo smette di aumentare di peso (o cresce troppo poco) il rigurgito va considerato un sintomo da non sottovalutare.   »

Due aborti spontanei dopo un figlio: si può provare ancora ad avere una gravidanza?

07/12/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

In generale, non c'è alcuna ragione per accantonare la decisione di avere un figlio, anche quando due gravidanza si sono arrestate. Prima però di cercarne un'altra può essere opportuno consultare un genetista.   »

Tosse che non passa mai in un bimbo di sei anni: che fare?

27/11/2023 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Per capire quale possa essere la cura più adatta per controllare una tosse che si protrae per giorni e giorni è prima di tutto necessario focalizzarne l'origine.   »

Cardirene: le donne incinte di 40 anni devono per forza assumerlo?

21/11/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Posto che le ragioni di una prescrizione vanno richieste al medico che l'ha effettuata, è senz'altro possibile che in caso di gravidanza in età avanzata, anche senza particolari fattori di rischio, venga indicato l'uso dell'aspirinetta (il Cardirene) per giocare d'anticipo sull'eventuale comparsa di...  »

Fai la tua domanda agli specialisti