Infertilità maschile: un legame con la caduta dei capelli?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 02/11/2015 Aggiornato il 02/11/2015

I cambiamenti ormonali legati alla perdita dei capelli sembrano ripercuotersi anche sulla conta spermatica con conseguenze sulla fertilità

Infertilità maschile: un legame con la caduta dei capelli?

Secondo un recente studio, la conta degli spermatozoi per coloro che hanno perso precocemente i capelli, vale a dire intorno a 30 anni di età, è nettamente inferiore alla media, fino a una percentuale che può raggiungere il 60% in meno.

Colpa dei cambiamenti ormonali

La ricerca, pubblicata sulla rivista specializzata Dermatologica Sinica, suggerisce che i fattori associati alla perdita dei capelli, come per esempio i cambiamenti ormonali, potrebbero ripercuotersi in maniera negativa anche sulla qualità del seme. La forma di calvizie più comune nell’uomo, con circa il 70% della casistica totale, è denominata alopecia androgenetica, ed è correlata agli ormoni androgeni, in particolare a un androgeno chiamato diidrotestosterone.

Smentita una credenza popolare

Quindi, nonostante l’opinione comune tenda a identificare la causa della calvizie precoce con un eccesso di testosterone, e dunque a considerare gli uomini calvi come particolarmente virili, secondo lo studio in questione questi ultimi sarebbero meno fertili delle persone che conservano i capelli almeno fino ai 50 anni. Il testosterone, quindi, non rientra nell’equazione calvizie/virilità, come ritenuto prima di questa ricerca, anche se è scientificamente provato che il metabolismo intracellulare del testosterone influenza in modo rilevante il ciclo vitale dei capelli.

Un legame tra alopecia e fertilità

Gli scienziati hanno condotto una sperimentazione su volontari di circa 31 anni, affetti da alopecia androgenetica, dividendoli in due categorie: la prima presentava una perdita di capelli più leggera, la seconda, una caduta dal moderato al severo. È emerso che la conta degli spermatozoi per questi ultimi risultava in media inferiore del 20%, con picchi che raggiungevano anche il 60%. Il legame tra alopecia e fertilità è stato messo in correlazione anche con un altro dato che riguarda nello specifico il Regno Unito, dove, solo nel 2014, tre milioni e mezzo di uomini hanno lamentato difficoltà di concepimento. Di questi, uno su sette ha sofferto di alopecia androgenetica prima di compiere 40 anni, a conferma dei risultati emersi nello studio.

 

 

 
 
 

In breve

CHE COS’È L’ALOPECIA ANDROGENICA

 La cosiddetta alopecia androgenetica, o calvizie maschile, è la forma più comune di perdita dei capelli negli uomini e nelle donne. Spesso progredisce fino alla calvizie e colpisce circa la metà degli uomini oltre i 50 anni d’età, ma può iniziare molto prima.

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Bimbo di 17 mesi che vuole mangiare solo pane e frutta

04/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Chiara Boscaro

A un bambino che si rifiuta di mangiare la maggior parte dei cibi che gli vengono proposti non deve essere data come alternativa nutrirsi con snack di vario tipo. Bisogna invece rimanere fermi nella decisione di continuare a proporgli solo quanto è giusto assuma per crescere bene.   »

Bimba di due anni che da quando va al nido si ammala spesso (e prima mai)

04/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Ripetute infezioni virali sono lo scotto che i bambini devono pagare quando iniziano a frequentare il nido o la scuola materna. Ma queste malattie non devono preoccupare, ma essere giudicate, oltre che accadimenti normali, anche un allenamento utile allo sviluppo di difese immunitarie efficienti.   »

Referto dell’ecografia morfologica: come capire se c’è qualcosa che non va?

28/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il medico che effettua l'ecografia morfologica non rileva anomalie, non ha senso arrovellarsi sul referto. Se ci fosse stato qualcosa che non va sarebbe stato comunicato. In Inghilterra non vengono rilasciati alle pazienti i risultati degli esami proprio per evitare preoccupazioni inutili a chi non...  »

Mutazioni MTHFR eterozigote e PAI 4g/4g omozigote: possono causare l’aborto?

24/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'interruzione spontanea di una gravidanza iniziale è quasi sempre dovuta a uno sbilanciamento cromosomico del feto e non a mutazioni che di fatto non impediscono in assoluto che una gestazione vada a buon fine, come dimostra il fatto che tantissime donne che ne sono interessate hanno figli.   »

Fai la tua domanda agli specialisti