Bebè in provetta da tre genitori? Verso il “via libera” in Gran Bretagna

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 04/04/2013 Aggiornato il 04/04/2013

Due mamme e un papà per un bebè in provetta con un patrimonio genetico a prova di malattie… Arriva dalla Gran Bretagna una proposta che fa già discutere

Bebè in provetta da tre genitori? Verso il “via libera” in Gran Bretagna

Un bebè in provetta con ben tre genitori. Due mamme e un papà. Arriva dalla Gran Bretagna la notizia della messa a punto di un trattamento di fecondazione in vitro che prevede la “creazione” di un embrione che verrebbe alla luce con un patrimonio genetico che è un mix ottenuto da due donne e un uomo. Una tecnica che molti bioeticisti britannici hanno giudicato etica, in quanto idonea a prevenire malattie che provocherebbero nei bambini disturbi seri quando non metterebbero a repentaglio la loro stessa vita.

Per evitare malattie serie

L’obiettivo del trattamento è rimpiazzare i mitocondri difettosi nei bebè in provetta. Queste piccole centrali energetiche del corpo (presenti a migliaia nelle cellule) sono dotate di un proprio materiale genetico, il Dna mitocondriale, che a volte può essere “difettoso”: solo nel Regno Unito un neonato su 6.500 nasce con una malattia mitocondriale, che può causare debolezza muscolare, cecità, arresti cardiaci.
I mitocondri sono trasmessi solo dalla mamma al bebè. La “fecondazione in vitro a 3” prende le informazioni genetiche di base dalla mamma e dal papà, come da prassi, ma le mette in un ovulo che contiene mitocondri sani, donato da un’altra donna. Questo significa che il bimbo in provetta avrà uno 0,1 per cento di materiale genetico proveniente da un’altra donatrice.

Non mancano le polemiche

In attesa che sul bebè in provetta da 3 genitori si pronunci ufficialmente il Governo inglese, non mancano però le polemiche. Come spesso accade quando si tratta di questi temi così delicati, il mondo scientifico e l’opinione pubblica si sono spaccati. David King, direttore dell’Human Genetics Alert, per esempio, considera la tecnica proposta inutile e molto pericolosa perché “creerebbe un precedente e aprirebbe la strada al design di bambini geneticamente modificati”. In ogni caso, a settembre la Human Fertilisation and Embryology Authority avvierà una consultazione pubblica della quale renderà noti i risultati il prossimo anno.

In breve

IL MONDO SCIENTIFICO È DIVISO

La nuova tecnica messa a punto nel Regno Unito ha riacceso il dibattito sulla fecondazione in vitro. C’è chi sostiene che sia un passo avanti verso la diminuzione dei neonati con malformazioni genetiche o malattie rare, e chi ritiene sia inutile se non addirittura pericolosa.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Le domande della settimana

L’influenza è pericolosa in gravidanza? Meglio fare il vaccino?

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato alle donne che aspettano un bambino, perché contrarre l'influenza in gravidanza può esporre a gravi rischi.   »

Incinta subito dopo un aborto spontaneo, ma l’embrione ha il battito lento

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Il fatto di rimanere incinta subito dopo aver subito un'interruzione spontanea della gravidanza esprime un'ottima fertilità di coppia, tuttavia non garantisce che tutto vada a buon fine.   »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Benzodiazepine assunte per dormire nella 30ma settimana di gravidanza

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare...  »

Fai la tua domanda agli specialisti