Ovaio policistico: scoperta la causa

Roberta Camisasca A cura di Roberta Camisasca Pubblicato il 09/07/2018 Aggiornato il 29/04/2020

La scoperta della causa dell’ovaio policistico potrebbe aiutare molte donne a realizzare il loro sogno di maternità. Allo studio una possibile terapia contro l’infertilità

Ovaio policistico: scoperta la causa

La causa più comune di infertilità femminile, la sindrome dell’ ovaio policistico, è provocata da uno squilibrio ormonale che inizia a manifestarsi anche prima della nascita. È quanto sostiene una ricerca dell’Istituto nazionale francese di salute e ricerca medica, che ha portato alla messa a punto di una nuova possibile terapia, che entro la fine dell’anno dovrebbe essere sperimentata sulle donne.

Prima della nascita

La sindrome dell’ ovaio policistico colpisce fino a una donna su 5 in tutto il mondo, tre quarti delle quali hanno problemi di infertilità. Sconosciuta la causa, almeno finora. Ora gli esperti hanno messo in evidenza che la sindrome può essere scatenata prima della nascita, per un eccesso di esposizione in utero a un ormone chiamato anti-mülleriano (Amh): i ricercatori si sono accorti che le donne che soffrono dello stesso problema, quando rimangono in gravidanza hanno il 30% in più di ormone rispetto al normale.

Lo studio in laboratorio

Nel corso della ricerca hanno iniettato un eccesso di ormone anti-mülleriano in topi gravidi. Crescendo, la progenie femminile mostrava molti dei segni distintivi della sindrome dell’ ovaio policistico: una quantità eccessiva di Amh sembra dunque innescare questo effetto, sovrastimolando una serie di cellule cerebrali che aumentano il livello di testosterone. Il team ha poi somministrato ai topi il cetrorelix, un farmaco che controlla il livello ormonale. Dopo il trattamento, i topi hanno smesso di mostrare i sintomi del disturbo. Ora, scoperta la causa dell’ ovaio policistico, si sta pianificando una sperimentazione clinica con il cetrorelix nelle donne con questo problema, per ripristinare l’ovulazione e aumentare il tasso di gravidanza.

Diminuisce con l’età

I risultati possono anche spiegare perché le donne con sindrome dell’ ovaio policistico sembrano rimanere più facilmente incinte tra i 30 e i 40 anni: infatti i livelli di ormone anti-mülleriano diminuiscono con l’età e ciò potrebbe riportare queste donne nel normale range di fertilità. La possibilità di gestire e anche correggere la sindrome dell’ ovaio policistico è dunque incoraggiante, concludono i ricercatori, perché molte delle donne che ne sono affette sono difficili da trattare anche attraverso le tecniche di fecondazione assistita.
 

 

 
 
 

Da sapere!

La sindrome dell’ ovaio policistico è caratterizzata da elevati livelli di testosterone, cisti ovariche, cicli mestruali irregolari e problemi di regolazione dello zucchero nel sangue.

 

Fonti / Bibliografia

  • Elevated prenatal anti-Müllerian hormone reprograms the fetus and induces polycystic ovary syndrome in adulthood | Nature MedicinePolycystic ovary syndrome (PCOS) is the main cause of female infertility worldwide and corresponds with a high degree of comorbidities and economic burden. How PCOS is passed on from one generation to the next is not clear, but it may be a developmental condition. Most women with PCOS exhibit higher levels of circulating luteinizing hormone, suggestive of heightened gonadotropin-releasing hormone (GnRH) release, and anti-Müllerian hormone (AMH) as compared to healthy women. Excess AMH in utero may affect the development of the female fetus. However, as AMH levels drop during pregnancy in women with normal fertility, it was unclear whether their levels were also elevated in pregnant women with PCOS. Here we measured AMH in a cohort of pregnant women with PCOS and control pregnant women and found that AMH is significantly more elevated in the former group versus the latter. To determine whether the elevation of AMH during pregnancy in women with PCOS is a bystander effect or a ...
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