Sì agli integratori salva-fertilità, no al fai-da-te

Roberta Camisasca A cura di Roberta Camisasca Pubblicato il 10/01/2019 Aggiornato il 10/01/2019

Esistono integratori che migliorano la fertilità ma, anche se a base naturale, vanno presi con cautela e sempre dietro consulto medico

Sì agli integratori salva-fertilità, no al fai-da-te

Estratti vegetali ricchi di antiossidanti per il benessere dell’apparato uro-genitale, supplementi a base di piante salva-prostata, zinco per migliorare la fertilità sono pensati per migliorare la salute sessuale maschile e rappresentano una delle terapie cui più ricorrono gli andrologi quando un bebè non arriva.

Un mercato in crescita

Gli integratori salva-fertilità sono oggi al quinto posto fra i più venduti, registrando un boom dei consumi. Negli ultimi 5 anni il volume di acquisti è raddoppiato, diventando pari al 7,2% del mercato totale degli integratori, con 10 milioni di scatole vendute di cui 2 milioni per problemi legati alla fertilità, con una spesa di 25 milioni di euro.

A ciascuno il suo

Sono circa un milione gli uomini con problemi di fertilità, ma nel 40% di questi non c’è un motivo organico preciso: in queste circostanze gli integratori salva-fertilità possono fare la differenza, se prescritti dall’andrologo individuando il prodotto giusto per ciascun caso, così da avere la massima efficacia col minimo rischio di effetti collaterali. Lo sottolineano gli esperti della Sia (Società italiana di andrologia). Quando non c’è una causa organica precisa e non ci sono altre armi, anni di pratica clinica e i più recenti studi che hanno testato i supplementi per dosi e durata di somministrazione specifiche hanno dimostrato che gli integratori a base di antiossidanti come coenzima Q10, licopene e zinco possono essere molto efficaci.

Prescritti dagli andrologi

Devono però essere prescritti dall’andrologo perché non tutte le problematiche di fertilità sono uguali e deve essere individuato il tipo di prodotto giusto per ciascun caso, con la dose corretta, non troppo bassa e quindi inefficace, non troppo alta e quindi a rischio di effetti collaterali. Va ricordato, infatti, che i supplementi possono provocare eventi avversi, se le modalità di assunzione non sono corrette. Va quindi assolutamente evitato il fai-da-te con acquisti di prodotti online, dove il contenuto dei prodotti può non rispondere alle normative di sicurezza europee.
 

 

 
 
 

Da sapere!

Gli integratori possono essere utili per favorire la fertilità, ma solo nell’ambito di una valutazione andrologica che ne indichi l’impiego più appropriato.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Passaggio dal nido alla scuola materna un po’ prima del tempo: sì o no?

15/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti