Il test della fertilità maschile si fa con lo smartphone

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 19/05/2017 Aggiornato il 19/05/2017

Un innovativo test fai da te arriva sui dispositivi mobili per misurare la fertilità maschile

Il test della fertilità maschile si fa con lo smartphone

La Harvard Medical School di concerto con il Massachusetts General Hospital di Boston ha presentato sulla rivista Science Translational Medicine un innovativo dispositivo che permetterà di fare il test del liquido seminale comodamente a casa. Il tutto tramite il proprio smartphone. Una rilevazione sullo sperma tanto veloce quanto precisa, in grado di rilevare problemi di fertilità maschile, evitando agli uomini imbarazzanti visite in ospedale.

Un problema sempre più diffuso

L’infertilità riguarda ben il 15% delle coppie e, in un buon 50% dei casi, i problemi sono legati all’uomo. Le cause possono essere numerose e derivare dalle circostanze più varie. Il controllo del livello di fertilità dello sperma rappresenta sicuramente uno dei primi passi da compiere per comprendere da dove derivi questa impossibilità ad avere un figlio e, nel caso, un’eventuale impotenza maschile.

Risposta immediata

L’apparecchio per la valutazione della fertilità maschile è portatile e, quindi, poco ingombrante. Andrà ad analizzare concentrazione e motilità degli spermatozoi, il tutto in pochi secondi servendosi dello smartphone e della lente fotografica dello stesso. Il procedimento è molto semplice. Dopo aver raccolto in un apposito contenitore un campione di liquido seminale, basterà collegare il dispositivo al cellulare e attendere i pochi secondi che separano dal risultato.

Economico e sicuro

Il dispositivo per il test dell’infertilità avrà un costo di poco inferiore ai 5 dollari ed è stato testato dagli studiosi su 350 campioni con risultati più che soddisfacenti. Per accertare la facilità di utilizzo sono stati coinvolti dieci volontari che, senza alcuna istruzioni, sono riusciti a completare la procedura semplicemente leggendo le istruzioni e i risultati dell’analisi di un centinaio di campioni. Sicuramente siamo di fronte a uno strumento diagnostico molto utile che, visto anche l’irrisorio costo, potrà aiutare le coppie a comprendere meglio le ragioni all’origine delle difficoltà di concepimento.

 

 

 
 
 

Da sapere!

 

Anche uno stile di vita corretto può aiutare la fertilità. No, quindi, al fumo e all’attività fisica esagerata. Sì a una dieta sana e bilanciata.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Gravidanza criptica: vuol dire che il test non la rileva?

17/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Si parla di gravidanza critica quando la donna ignora la possibilità di essere incinta quindi non effettua alcun accertamento per scoprirla.   »

Gravidanza a 43 anni e test del DNA fetale dopo la translucenza: cosa aspettarsi?

17/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

A 43 anni di età, avere una gravidanza che giunge alla 12^ settimana con un esito favorevole della translucenza nucale fa ben sperare per il meglio. La maggior parte delle anomalie cromosomiche gravi porta infatti all'aborto spontaneo entro la decima settimana.  »

Deltacortene prescritto in gravidanza: farà male al bambino?

17/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il ginecologo curante stabilisce che è opportuno assumere cortisone anche per tutta la durata della gravidanza, significa che nel rapporto beneficio-rischio vince il beneficio.  »

Bimba di 22 mesi che ha iniziato a voler dormire nel lettone

10/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Può capitare che un bambino dopo aver accettato di buon grado di dormire nel proprio lettino a un certo punto cambi idea e voglia a tutti i costi fare la nanna nel lettone: in questo caso occorre armarsi di pazienza e adottare il criterio della gradualità.   »

Fai la tua domanda agli specialisti