Trattamenti anti-infertilità: la svolta?

Roberta Camisasca A cura di Roberta Camisasca Pubblicato il 27/03/2018 Aggiornato il 07/08/2018

La possibilità di sviluppare ovuli umani in laboratorio apre nuove prospettive per i trattamenti anti-infertilità, specie in caso di donne con un tumore

Trattamenti anti-infertilità: la svolta?

Per la prima volta degli ovociti umani sono stati portati a maturazione completa in laboratorio. La ricerca, la prima di questo tipo a livello mondiale, condotta dal team del Royal Imfirmary Edinburgh, del Center for Human Reproducion di New York e del Royal Hospital of Sick Children di Edinburgh, punta a migliorare i trattamenti anti-infertilità.

Maternità possibile dopo un tumore

Gli scienziati hanno coltivato cellule rimosse da tessuto ovarico nei primi stadi di sviluppo, fino a farle arrivare al punto di essere pronte per la fecondazione. Questa procedura potrebbe salvaguardare la fertilità di giovani donne colpite da un tumore, grazie a un prelievo di cellule immature eseguito prima di somministrare alla donna trattamenti potenzialmente nocivi per la fertilità.

La ricerca continua

Essere in grado di sviluppare completamente ovuli umani in laboratorio potrebbe ampliare i trattamenti anti-infertilità, affermano gli autori, che stanno lavorando per ottimizzare le condizioni per favorire lo sviluppo degli ovociti e cercando di capire quanto essi siano sani. Con l’approvazione delle autorità regolatorie, si cercherà anche di capire se possono essere fertilizzati.

La situazione in Italia

Nel nostro Paese sono tantissime le donne in età fertile con un tumore. Ben 369mila i nuovi casi registrati nel 2017, di cui 177mila fra le donne, e più di 3 milioni e 300mila le persone che, oggi, vivono con una diagnosi di tumore. Fino a pochi anni fa, una diagnosi di tumore escludeva la possibilità di una gravidanza dopo la guarigione perché le terapie utilizzate per combattere la malattia possono compromettere la funzionalità delle ovaie e quindi la fertilità. Ma oggi si può ricorrere a trattamenti anti-infertilità e rimanere incinta anche dopo trattamenti farmacologici e chirurgici importanti.

 
 
 

Da sapere!

La sopravvivenza a 5 anni fa registrare dati più alti nelle donne (63%) rispetto ai valori riportati per gli uomini (54%): questa differenza è determinata soprattutto dal tumore alla mammella.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti