Pillola anticoncezionale e antibiotici non vanno d’accordo

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 02/11/2020 Aggiornato il 02/11/2020

Le cure antibiotiche possono ridurre l’efficacia della pillola anticoncezionale. Ora è arrivata la conferma scientifica

Pillola anticoncezionale e antibiotici non vanno d’accordo

Era da tempo che si sospettava che l’utilizzo degli antibiotici potesse interferire in qualche modo con l’efficacia della pillola anticoncezionale. Solo ora, però, è arrivata la conferma ufficiale: a chiarire finalmente il dubbio è un ampio studio condotto da un gruppo di ricercatori britannici, dell’University of Birmingham, pubblicato su BMJ Evidence Based Medicine.

Uno studio molto ampio

Gli autori hanno utilizzato i dati raccolti dalle “yellow cards”, ossia un sistema di allerta in cui vengono raccolte tutte le segnalazioni sui sospetti effetti collaterali causati dai farmaci cui possono accedere tutti i medici inglesi. Complessivamente, gli esperti hanno esaminato 74.623 segnalazioni relative agli antibiotici  e 65.578 “cartellini gialli” riferiti ad altri tipi di farmaci. Quindi, hanno calcolato la percentuale di gravidanze indesiderate sia nelle donne, che prendevano la pillola anticoncezionale e che avevano seguito un ciclo di terapia antibiotica, sia nelle donne che, oltre alla contraccezione orale, avevano fatto ricorso anche ad altri farmaci.

Gli antibiotici non sono “innocui”

Gli esperti, incrociando tutti i dati, hanno scoperto che nella casistica considerata, le gravidanze indesiderate erano maggiori nelle donne che, oltre a prendere la pillola anticoncezionale, avevano assunto anche antibiotici. Nel dettaglio, in questo gruppo si sono avute 62 gravidanze non volute ogni 100.000 donne. Nel gruppo di donne che usavano altri farmaci insieme alla pillola, la frequenza era di 9 casi su 100.000 individui.

Meglio essere prudenti

Gli esperti hanno concluso che gli antibiotici possono ridurre l’efficacia della pillola anticoncezionale. Per questo, è importante che le donne che scelgono questo tipo di contraccettivo e devono sottoporsi a una cura antibiotica adottino altre precauzioni durante il periodo di trattamento.

 

 

 
 
 

Da sapere!

La pillola anticoncezionale è uno dei contraccettivi più usati. Ma non è l’unico e non sempre il più adatto. Per esempio, in chi ha rapporti occasionali, la protezione migliore è rappresentata dal preservativo, che difende anche dalle malattie a trasmissione sessuale.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti