Argomenti trattati
Si parla di aborto spontaneo ricorrente, o di abortività spontanea ricorrente, quando la gravidanza si interrompe da sola, senza intervento esterno, per tre volte consecutive o più. Le cause che lo provocano sono diverse e possono essere legate a problemi dell’utero, malattie autoimmuni, anomalie dei cromosomi del feto.
L’aborto spontaneo ricorrente è una condizione che provoca sofferenza alla donna e alla coppia. Per questo, è importante rivolgersi a un centro specializzato per una diagnosi corretta delle cause e per essere seguiti in una successiva gravidanza.
Le cause
L’abortività spontanea ricorrente riguarda almeno il 4% della popolazione. Le cause che portano alla comparsa di questo evento sono numerose e diversificate. Possono essere legate a particolari condizioni della gravidanza stessa, oppure a malattie che comportano una interruzione della gravidanza entro la 24a settimana di gestazione.
A volte non è nemmeno possibile individuare una motivazione per cui si verifica questo evento e, in questo caso, si parla di aborto spontaneo ricorrente idiopatico.
Cause materne
Le cause che possono portare alla comparsa di aborto ripetuto sono numerose. Tra queste troviamo:
- Anomalie dell’apparato genitale materno: polipi o fibromi di dimensione voluminosa, aderenze a seguito di infezioni sessuali non curate o interventi chirurgici eseguiti in modo non corretto, possono provocare aborto spontaneo ricorrente. Sono anche causa di questo evento i problemi dell’utero o della cervice uterina come per esempio la scarsa “tenuta” della cervice uterina stesso.
- Utero setto: è un’anomalia dell’utero che si presenta diviso in due sezioni, a causa della presenza di un setto di tessuto fibromuscolare. Questa condizione impedisce il corretto sviluppo del feto.
- Malattie croniche: ipotiroidismo o diabete, disfunzioni ormonali, come scarsa produzione di progesterone oppure iperprolattinemia. Anche la sindrome dell’ovaio policistico può causare aborti ricorrenti. Queste condizioni infatti provocano squilibri metabolici che interferiscono con la crescita del bambino.
- Problemi autoimmuni: di questo gruppo fanno parte molte malattie, come per esempio il lupus eritematoso sistemico, l’artrite reumatoide, il diabete di tipo 1 e altre ancora. Sono caratterizzate da una alterata risposta del sistema di difesa, che attacca strutture dell’organismo stesso. Questo processo può rendere difficile il buon andamento della gravidanza.
- Problemi della coagulazione del sangue: comportano una predisposizione alla trombosi venosa profonda. Tutto questo interferisce sulla struttura e la funzionalità della placenta che deve nutrire il feto.
- Alloimmunità: si tratta di una eccessiva risposta immunitaria, che interferisce con lo sviluppo del feto. Compare quando il sistema di difesa del corpo materno sferra un attacco massiccio con produzione di citochine e cellule immunitarie, contro il materiale genetico del padre presente nell’embrione.
Cause paterne
Anche alcune condizioni da parte del padre possono essere alla base dell’aborto spontaneo ricorrente. Secondo uno studio svolto dagli esperti di Humanitas University, in collaborazione con l’Università di Padova e il Policlinico Gemelli di Roma, ci sono due fattori maschili che possono contribuire alla non riuscita della gravidanza, in modo ripetuto.
- L’integrità del Dna spermatico: a volte, l’uomo presenta spermatozoi con una caratteristica particolare, ossia un elevato livello di frammentazione del DNA seminale. Gli spermatozoi possono essere vitali e attivi e avere anche una morfologia normale. È però importante che l’ovocita fecondato ripristini l’integrità del Dna. Se questo non succede, può verificarsi aborto ricorrente.
- L’infezione da Hpv: il Papilloma Virus umano contratto dall’uomo sembra interferire con la fertilità, come è stato dimostrato dagli esperti italiani. L’aborto spontaneo ricorrente, secondo la ricerca uscita anche su Fertility and Sterility, compare con più frequenza nelle coppie il cui partner maschile ha avuto questa infezione.
Anomalie cromosomiche
L’aborto spontaneo può infine essere dovuto ad anomalie cromosomiche, che rappresentano in realtà la causa più frequente di questo evento. Sono infatti presenti nel 50-70% degli aborti spontanei del primo trimestre.
Le alterazioni cromosomiche possono essere di numero (come succede nel caso della trisomia 21 o sindrome di Down) oppure riguardare la struttura (è il caso delle traslocazioni sbilanciate, delezioni o duplicazioni). Queste anomali possono anche essere dovute ad una anomalia cromosomica ereditata da uno dei genitori. Le alterazioni cromosomiche fetali a volte sono così serie da non permettere lo sviluppo del feto e quindi la gravidanza si conclude in aborto spontaneo.
I fattori di rischio per l’aborto ricorrente
Ci sono anche alcune abitudini scorrette possono costituire un fattore di rischio per l’aborto ricorrente.
- Il fumo, per esempio, ha un effetto nocivo sull’andamento della gravidanza. Le sostanze tossiche che si sprigionano dalla combustione della sigaretta danneggiano lo sviluppo corretto del feto riducendo l’apporto di sangue, ossigeno e sostanze nutritive. La nicotina riduce la produzione di progesterone e di prostaglandine, ormoni essenziali per la crescita dell’embrione.
- L’assunzione di sostanze come la cocaina e l’alcol svolge un’azione nociva e favorire l’aborto spontaneo ricorrente, così come i farmaci presi quando non necessari (soprattutto gli antinfiammatori non steroidei o Fans).
- Anche all’obesità materna può creare condizioni non favorevoli al corretto sviluppo dell’embrione.
Quali esami fare per indagare
Nel caso una donna sia soggetta ad aborti ripetuti, è importante che parli con il ginecologo, il quale le potrà indicare una serie di esami per capire le ragioni che portano a questo evento. Gli esami sono numerosi perché è importante indagare ogni aspetto della salute della coppia.
Per la donna
Si dovrebbero eseguire:
- Esame delle urine per valutare anche la funzionalità renale e la presenza di sostanze che, nelle urine, non dovrebbero essere presenti, per esempio proteine
- Pap test
- Tampone vaginale con antibiogramma per la ricerca di germi responsabili di infezioni anche latenti, per esempio Chlamydia, Mycoplasma, Trichomonas e altri ancora
- Ecografia pelvica o transvaginale per analizzare le ovaie ed eventualmente escludere problemi come, per esempio, presenza di cisti. Questo esame è utile anche per studiare l’anatomia dell’utero e individuare eventuali problemi come per esempio l’utero setto
- Isterosalpingografia, un esame radiologico che utilizza un mezzo di contrasto, importante per esaminare anche le tube e la loro pervietà.
- Con un prelievo del sangue si esegue l’emocromo completo, la determinazione del gruppo sanguigno e del fattore RH e il test di Coombs indiretto. Inoltre si eseguono la glicemia, la creatinina, il complesso TORCH, l’elettroforesi delle proteine, i test per alcune malattie come Hiv ed epatiti
- Esami immunologici specifici per individuare eventuali malattie autoimmuni
- Gli esami per la funzionalità della tiroide per la funzionalità ovarica (con il dosaggio degli ormoni coinvolti nella fertilità femminile come Lh,Fsh, progesterone …).
Per l’uomo
Lo specialista potrebbe richiedere:
- Spermiogramma, per valutare la qualità del liquido seminali, il numero, la conformazione e la vitalità degli spermatozoi.
- Prelievo del sangue con il dosaggio degli ormoni come testosterone, Dht, Lh, Fsh, 17beta estradiolo e altri, dosaggio degli ormoni tiroidei per valutare la funzionalità della ghiandola.
- Esami immunologici per individuare anche nel partner maschile eventuali malattie autoimmuni che potrebbero avere ripercussioni sulla fertilità.
- Inoltre può essere importante eseguire una consulenza genetica di coppia se si ha il dubbio che i casi di aborto che si sono verificati siano legati ad anomali cromosomiche, eventualmente ereditate da un genitore o da entrambi.
Come affrontarlo emotivamente
L’aborto spontaneo, ricorrente soprattutto, è una grande fonte di stress per la coppia e in modo particolare per la donna. Si tratta di un lutto vero, di un trauma che si protrae per diversi mesi.
Si vive un senso di vuoto e di frustrazione che può evolvere in una forma di depressione e i tentativi di incoraggiamento di amici e conoscenti (eri solo al terzo mese, poi ci riprovate, tiratevi su di morale) possono solo amplificare le sensazioni di perdita fisica ed emotiva.
È opportuno rivolgersi anche a una psicologa specializzata in questo settore, meglio se presso un consultorio. Solo una figura esperta può aiutare ad affrontare il dolore e a ritrovare se stessi, come persone e come coppia prima che come possibili genitori.
Un percorso psicologico può anche aiutare a tenere sotto controllo lo stress, che è una causa di difficoltà a concepire perché altera gli equilibri ormonali. Infine, la presenza della psicologa è di fondamentale importanza nel percorso diagnostico per individuare le cause fisiche dell’aborto spontaneo ricorrente.
Lo si può scoprire in anticipo?
Durante le prime settimane di gravidanza, la visita ginecologica, la prima ecografia e gli esami del sangue possono già mettere in evidenza la presenza di condizioni come malformazioni uterine o malattie autoimmuni incompatibili con lo sviluppo del feto.
Se l’aborto si è già verificato due volte, può essere necessario effettuare controlli più approfonditi, anche di tipo genetico. Per esempio, si effettua l’indagine del cariotipo (ist), la valutazione genetica dei genitori e degli embrioni, per ricercare anomalie cromosomiche.
Inoltre si accerta o esclude la presenza di alterazioni della tiroide con il dosaggio dell’ormone tireostimolante, mentre l’analisi del sangue per il dosaggio dell’emoglobina glicata è utile per individuare forme di diabete. Per studiare la presenza di alterazioni anatomiche dell’utero, nel caso in cui l’ecografia non permetta di giungere a conclusioni, il ginecologo esegue test come l’isterosalpingografia.
In breve
L’aborto spontaneo ricorrente può essere legato a diversi fattori, sia fisici sia psicologici. La coppia dovrebbe rivolgersi con fiducia a uno specialista per eseguire esami di approfondimento per capire le cause e richiede anche un sostegno psicologico.
Fonti / Bibliografia
- Abortività ripetuta - SIdR - Società italiana della riproduzioneAbortività ripetuta
- Aborto ricorrente: cruciali due fattori maschili - Humanitas San Pio XLe cause di abortività spontanea ricorrente non devono essere ricercate solamente nella donna ma anche nell’uomo, come è stato recentemente evidenziato in due innovativi studi condotti e pubblicati dal gruppo di ricerca della Professoressa Nicoletta Di Simone, Professore Ordinario di Ginecologia e Ostetricia presso Humanitas University, Direttore della Scuola di Specializzazione in Ginecologia ed Ostetricia […]
- Sperm human papillomavirus infection and risk of idiopathic recurrent pregnancy loss: insights from a multicenter case-control study - PubMedThe prevalence of HPV sperm infection was significantly higher in couples affected by RPL than in their fertile counterparts. Notably, the semen sample was infected by HPV in approximately 1 out of 5 patients.
