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Il sovrappeso e l’obesità sono ormai al centro dell’attenzione come grandi fattori di rischio per numerose patologie, da quelle cardiovascolari ai tumori. Ma l’obesità sembra essere anche un fattore di rischio primario per la diminuzione della fertilità. Nelle donne. Infatti, un recente studio ha evidenziato come la riduzione dell’obesità porti a un aumento della fertilità.
Lo studio su 500 donne
La ricerca che sottolinea la correlazione tra fertilità e obesità nelle donne, è stata presentata al Congresso della Società europea di riproduzione umana ed embriologia di Helsinki. Lo studio è stato chiamato LifeStyle e ha coinvolto più di 500 donne infertili. Con la progressiva perdita di peso, si è assistito anche a un ripristino dell’ovulazione naturale. Le donne sono state suddivise in due gruppi: il primo è intervenuto sullo stile di vita per sei mesi e poi per 18 mesi è stato sottoposto a trattamenti per la fertilità. Il secondo gruppo, invece, è stato sottoposto solo ai trattamenti per la fertilità.
Che cosa è risultato
Le donne del primo gruppo hanno perso un po’ più di 4 kg, le donne del secondo gruppo invece solo un chilo. Ai fini delle nascite non sono state molto differenti tra i due gruppi, ma ciò che è stato davvero significativo è il concepimento naturale. Infatti, le donne sottoposte anche al controllo del peso sono riuscite a ovulare naturalmente quando da tempo non vi riuscivano più.
Difficile cambiare abitudini
I ricercatori hanno, però, evidenziato che più del 20% delle donne del primo gruppo non è stato rigoroso nel seguire la terapia. Resta, quindi, la difficoltà enorme nel rivoluzionare il proprio stile di vita in nome di una dieta più sana, di una riduzione calorica e di una minore sedentarietà. Eppure, questo tipo di approccio potrebbe ridurre sia il tasso di infertilità femminile, sia la necessità di sottoporsi a lunghi e dolorosi trattamenti ormonali, non privi di effetti collaterali a breve e lungo termine.