Fertilità maschile: migliora con una dieta sana

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 26/05/2017 Aggiornato il 26/05/2017

Non solo lei deve stare attenta a ciò che mangia in vista del concepimento: riflettori puntati anche sulla dieta del futuro papà per agevolare la fertilità maschile

Fertilità maschile: migliora con una dieta sana

Una dieta corretta può aumentare la fertilità maschile. Si sa da tempo che un equilibrato apporto di nutrienti ha effetti positivi sulla fertilità di entrambi i sessi, ma ora uno studio aggiunge un’ulteriore conferma. Condotto su 129 aspiranti papà da ricercatori della University medical centre di Rotterdam (Olanda), il lavoro ha concluso che mangiare sano potrebbe aumentare per l’uomo le chance di concepire.

Migliora la qualità dello sperma

Gli esperti hanno analizzato lo sperma dei partecipanti (concentrazione, numero e motilità di spermatozoi) e proposto dei questionari per indagare sulla dieta seguita prima del concepimento: l’alimentazione corretta è risultata associata a una migliore qualità dello sperma, specie per quegli uomini che hanno già qualche problema di fertilità o con una qualità del seme non nella norma.

Sì a cereali integrali, legumi e frutta

Dallo studio che dimostra che una dieta corretta può aumentare la fertilità maschile, è emerso che coloro che seguono una dieta ricca di cereali integrali, legumi, frutta, olio d’oliva, povera di zuccheri e carboidrati raffinati, presentano uno sperma migliore. Lo studio suggerisce, dunque, che anche gli stili di vita e i comportamenti alimentari sono un fronte possibile di intervento per coppie che hanno problemi di concepimento, un problema in aumento in Europa e legato, spesso, proprio al maschio.

Occhio al peso

Negli ultimi anni, infatti, si è assistito a una significativa riduzione della fertilità maschile dovuta a molteplici fattori che hanno provocato una diminuzione della qualità del liquido seminale. Occorre puntare su una corretta alimentazione poiché anche il peso corporeo può giocare un ruolo fondamentale nell’infertilità. Una dieta equilibrata, completa e ricca di antiossidanti rappresenta una delle regole più importanti da osservare per prendersi cura della propria capacità riproduttiva.

I nemici della fertilità

Anche secondo gli specialisti della Sia (Società italiana di andrologia), una dieta corretta può aumentare la fertilità maschile. Le regole salvafertilità a tavola sono semplici: diete ricche di grassi saturi riducono la concentrazione degli spermatozoi, mentre gli Omega 3 favoriscono la morfologia spermatica normale; inoltre occorre fare attenzione alla qualità dei cibi perché i pesticidi possono alterare lo sperma. 

 

 

 
 
 

Da sapere!

Mantenere il peso forma è fondamentale, perché l’obesità riduce i livelli di testosterone e LH, alterando la qualità e la quantità del seme.

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti