Gravidanza oltre i 37 anni: perché è sbagliato secondo la ricerca?

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 28/06/2022 Aggiornato il 28/06/2022

La fertilità femminile cala dopo i 37 anni e le donne devono saperlo. Ecco perché è sbagliato cercare una gravidanza oltre i 37 anni

gravidanza più difficle dopo i 37 anni

Sarebbe bello poter contare su un organismo sempre forte e identico a se stesso per tutta la vita. Purtroppo non è possibile. Come invecchiano pelle, capelli, apparato cardiovascolare, così anche per il sistema riproduttivo il tempo passa. La fertilità femminile cala con il passare degli anni e le donne devono esserne consapevoli se una gravidanza è tra i loro progetti sicuri. L’invito arriva dagli esperti della Sigo – Società italiana di ginecologia e ostetricia che desiderano far comprendere alle donne che le capacità riproduttive sono elevate fino a 35-37 anni.

Quando inizia a calare la fertilità femminile?

Dai 37 anni la fertilità femminile cala in modo sensibile. A 40 anni si hanno molte meno possibilità di avere una gravidanza rispetto a quando si hanno circa 30 anni.
Sul tema era già intervenuto il governo italiano tempo fa e molte donne non avevano reagito bene all’invito di cercare di avere un bambino senza attendere a lungo. Il corpo femminile ha i suoi tempi, che non aspettano, purtroppo, che una donna sia economicamente stabile o abbia incontrato il partner giusto. È anche un modo per proteggere la salute femminile. Un uomo partecipa in modo marginale alla gravidanza. È L’organismo femminile che porta avanti un compito non indifferente, quindi è normale che per una donna più giovane sia meno faticoso. Il discorso vale sia per le gravidanze che prendono avvio dopo il rapporto sessuale, ma anche per la procreazione medicalmente assistita

Perché la fertilità femminile diminuisce?

Il picco dell’età fertile della donna è circa a 25 anni. Con il progredire dell’età, i tessuti ovarici e uterini vanno incontro a un progressivo invecchiamento, rispondendo meno alle loro funzioni. Anche gli ovociti, ossia le cellule uovo femminili, invecchiano con la donna. La fertilità femminile cala e di conseguenza aumenta la difficoltà a rimanere incinta, cresce il rischio di aborti ripetuti, di malattie genetiche e cromosomiche. Inoltre, dai 40 anni in su è più frequente incorrere in malattie come l’ipertensione arteriosa, il diabete gestazionale, l’epatosi gravidica, il ritardo di crescita fetale. Anche le procedure di fecondazione assistita hanno più difficoltà ad avere successo e, quando succede, le gravidanze gemellari richiedono una particolare attenzione.

Che cosa si può fare per proteggere la fertilità femminile?

I ginecologi auspicano che si riescano a mettere in atto strategie in modo che la donna faccia ridiventare centrale il momento della gravidanza e possa tornare ad avere un desiderio riproduttivo prima dei 37 anni. La nostra cultura per diverse ragioni pensa che si possa avere un figlio a qualsiasi età e spesso si rimanda. Purtroppo non sempre quando una donna è psicologicamente ed economicamente pronta, il corpo risponde ancora come si vorrebbe. Per questa ragione gli esperti si augurano che una donna che inizia a vivere una vita sessuale metta in conto il fatto che, prima o poi, desideri avere un bambino. Dovrebbe quindi pensare a un percorso di sessualità e di maternità responsabile. Ci sarà un periodo in cui opta per una contraccezione sicura, in maniera tale da scegliere il momento più opportuno per rimanere incinta, in rapporto alle proprie esigenze e alla propria situazione. Questo però dovrebbe avvenire in un momento in cui ha ancora buone possibilità di portare avanti una gravidanza.

 

 

 
 
 

In sintesi

È possibile aumentare la fertilità femminile?

Seguire uno stile di vita sano, con alimentazione corretta e attività fisica regolare, aiuta a combattere l’obesità e a mantenere il peso corretto. Questo è necessario per il buon funzionamento delle ovaie, ma anche un fisico troppo magro può avere problemi di fertilità. È inoltre importante non fumare e bere alcolici il meno possibile.

Come si fa a capire che la fertilità femminile è in calo?

Se ne rende conto il ginecologo attraverso esami del sangue che mettono in evidenza i livelli di ormoni come FSH, LH, TSH, prolattina, testosterone, estradiolo e altri. Questi controlli devono essere eseguiti tra il 2° e il 6° giorno del ciclo mensile.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dubbi su percentili e peso del feto

09/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

L'ecografo non è dotato di bilancia, quindi il peso del feto è solo stimato, con un margine di errore in più o in meno di circa il 10 per cento. Per quanto riguarda le misure, il range di normalità è compreso tra il 5°e il 95° percentile. Dunque, se il ginecologo afferma che tutto va bene significa che...  »

Bassa riserva ovarica: può iniziare una gravidanza?

09/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Può essere opportuno che la coppia che desidera un figlio si rivolga senza perdere troppo tempo a un centro per la PMA, quando la donna, soprattutto se in età matura, ha problemi relativi all'ovulazione.   »

Bimbo di 5 anni che respinge la mamma: colpa della crisi che stanno attraversando i genitori?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Francesca Simion

Leggi anche:  »

A sei settimane messa a riposo a letto per 20 giorni per via di un distacco

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

I "distacchi" a inizio della gravidanza sono comuni e, soprattutto se viene già rilevata l'attività cardiaca dell'embrione, non impediscono la buona evoluzione della gravidanza. Il riposo a letto è ininfluente nel bene e nel male.   »

Fai la tua domanda agli specialisti