Il selenio, alleato della fertilità femminile

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 17/02/2015 Aggiornato il 17/02/2015

Cereali, pesce, verdure contengono selenio, importante per la fertilità femminile. Ecco come farne il pieno

Il selenio, alleato della fertilità femminile

Una carenza di selenio può compromettere la fertilità femminile. A suggerirlo è uno studio dell’università di Adelaide (Australia), che ha svelato il legame tra la presenza di selenio nei follicoli ovarici (le strutture in cui vengono prodotti gli ovuli) e la probabilità che quei follicoli producano un ovulo.

Dove si trova

L’alimentazione occidentale in genere garantisce un apporto sufficiente di selenio, di cui sono ricchi cibi di consumo quotidiano come tonno, germe di grano, cipolle, pomodori, broccoli e pane integrale. Il selenio svolge diverse funzioni importanti per l’organismo: protegge le cellule, ritarda l’invecchiamento, ha proprietà disintossicanti.

Che cosa succede se manca

Un apporto insufficiente si manifesta con invecchiamento precoce, debolezza muscolare, diminuzione della funzione immunitaria. Aumenta il rischio di soffrire di disturbi cardiaci e arteriosclerosi. Non è tutto: forse una carenza di selenio può compromettere la fertilità femminile.

I risultati della ricerca

La ricerca ha indagato l’espressione del gene codificante per una proteina che contiene selenio, GPX1, rilevando che è significativamente più elevata nelle cellule uovo che hanno portato a una gravidanza. L’ipotesi dei ricercatori è che il selenio e le selenio-proteine giochino un ruolo negli stadi tardivi dello sviluppo del follicolo, aiutando a creare un ambiente sano per la cellula uovo. Ma, se una carenza di selenio può compromettere la fertilità femminile, attenzione a non eccedere: a elevate quantità, il selenio può risultare tossico. Servono ulteriori studi per stabilire quale sia il modo migliore per ottimizzarne i livelli nelle donne fertili.

Infertilità, tante cause

Le cause dell’infertilità sono numerose e di diversa natura. Gli esperti ricordano l’importanza dello stile di vita e alimentare per aumentare le probabilità di concepimento. La letteratura medica sottolinea sempre di più il ruolo di fattori come l’uso di droghe, l’abuso di alcol, il fumo, le condizioni lavorative, l’inquinamento. Considerando che vari studi danno un indice di fecondità (possibilità di concepire per ciclo) intorno al 25% in coppie giovani, i calcoli prevedono che nelle nuove coppie il 19% avrà problemi riproduttivi dopo 2 anni. Di queste il 4% sarà sterile e le altre coppie saranno subfeconde, cioè avranno un indice di fecondità 3 o 4 volte più basso della norma: questo significa che dovranno attendere un tempo maggiore per concepire.

 

 

 
 

Lo sapevi che?

LA FERTILITA’ CALA CON L’ETA’

 Gli studi segnalano un aumento progressivo della sterilità con l’età della donna e i risultati delle tecniche di procreazione medicalmente assistita dimostrano che con l’età esiste si riduce la capacità di concepire.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dubbi sulla paternità: si può risalire al giorno del concepimento?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Stabilire quale rapporto sessuale tra quelli affrontati in uno stesso mese abbia determinato il concepimento sarebbe un azzardo. Solo lo specifico test, eseguito in laboratorio, può indicare con certezza l'identità paterna.   »

Bimbo di 5 anni che respinge la mamma: colpa della crisi che stanno attraversando i genitori?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Francesca Simion

Leggi anche:  »

Inofolic o Chirofert per favorire l’ovulazione?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Gli integratori che migliorano l'attività delle ovaie hanno tutti un effetto interessante, tuttavia è sempre consigliabile non assumerli di propria iniziativa ma sempre e solo su indicazione del ginecologo curante, al quale spetta stabilire quando davvero servono.   »

A sei settimane messa a riposo a letto per 20 giorni per via di un distacco

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

I "distacchi" a inizio della gravidanza sono comuni e, soprattutto se viene già rilevata l'attività cardiaca dell'embrione, non impediscono la buona evoluzione della gravidanza. Il riposo a letto è ininfluente nel bene e nel male.   »

Fai la tua domanda agli specialisti