Musica e fertilità femminile: scoperto il legame

Roberta Camisasca A cura di Roberta Camisasca Pubblicato il 17/01/2019 Aggiornato il 17/01/2019

Lo stress ha un’influenza negativa sul concepimento. Al contrario, la musica grazie al suo effetto rilassante può favorire la fertilità femminile

Musica e fertilità femminile: scoperto il legame

La relazione tra fertilità e stress è confermata a livello scientifico e riportata sulla rivista scientifica americana Philadelphia Applied Nursing Research dopo che è stato dimostrato il legame tra musica e fertilità femminile. In pratica, a livello terapeutico la prima agevola i processi di fecondazione assistita.

Stress nemico della fertilità

Nello studio si parla di infertilità organica, quella più grave. Ma lo stress, se è un’aggravante di uno stato biologico che impedisce la gravidanza, spesso lo è anche in chi ha tutte le carte in regola per avere un bambino, ha superato tutti i test medici, ma il figlio non arriva. Quando in una coppia il desiderio di un figlio non è esaudito, infatti, l’angoscia e la frustrazione generano un livello di stress notevole. Questo stato di ansia induce l’organismo a rilasciare cortisolo, l’ormone che interferisce con le altre sostanze biologiche responsabili della riproduzione. Così si innesca un meccanismo circolare che induce uno stato di sterilità. Tale blocco interviene a livello psico-neuro-endocrino-immunologico sulla funzione riproduttiva. Questa difficile condizione psicofisica rallenta anche le funzioni biologiche e queste, nella maggior parte dei casi, inibiscono il concepimento.

La neuropsicofonia

La relazione tra musica e fertilità femminile, rilassamento e miglioramento della respirazione sono i fondamenti del metodo terapeutico ideato da Adriano Formoso, chiamato neuropsicofonia: prevede l’utilizzo di musiche particolari eseguite dal terapeuta che intervengono sui traumi incarcerati nella memoria psichica.  La terapia è efficace anche in condizioni di infertilità grave, come quella che richiede le tecniche di riproduzione assistita. Non le sostituisce, ma le rende più efficaci, liberando la coppia dal fattore ansia.

Risultati incoraggianti

Attraverso le terapie neuropsicofoniche 32 coppie hanno avuto una riduzione dello stress del 40% in soli 3 mesi. Questo ha permesso, in 14 di esse, di avere un bambino utilizzando una terapia che prevedeva solo l’ascolto di musica in cuffia di 30 minuti sia al mattino sia alla sera, senza stimolazioni ulteriori né terapie farmacologiche.

 

 
 
 

Da sapere!

Lo stesso metodo può essere usato nei corsi di preparazione al parto per ridurre le ansie e le paure legate all’evento.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Le domande della settimana

Gravidanza che non inizia in allattamento, dopo 4 mesi di tentativi: che fare?

16/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Le gravidanze non si avviano premendo un interruttore. Ci possono volere mesi di tentativi prima di iniziarne una, soprattutto se si sta ancora allattando perché se è vero che l'allattamento al seno non assicura la contraccezione, lo è altrettanto che può rendere più difficile concepire.   »

Gravidanza e antidepressivo sospeso dalla psichiatra: è l’indicazione corretta?

16/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'antidepressivo paroxetina è perfettamente compatibile con la gravidanza e anche con l'allattamento al seno, quindi non è necessario sospenderlo quando si è in attesa di un bambino e a conferma di questo esiste un'ampia documentazione scientifica.   »

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Fai la tua domanda agli specialisti