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Molte coppie desiderano una seconda gravidanza, per provare ancora l’emozione della nascita, dare un fratellino o sorellina al primogenito e per tante altre ragioni.
Alcuni desiderano farlo presto, altri preferiscono attendere qualche anno.
Il momento giusto per cercare la seconda gravidanza c’è e corrisponde a una finestra abbastanza ampia che tiene conto, in primo luogo, della salute della donna. Oltre a questo ci sono diversi fattori di tipo sociale, per esempio le possibilità economiche e l’organizzazione della famiglia.
Dopo quanto provarci
Le ragioni che spingono la coppia a desiderare una seconda gravidanza sono molte. C’è chi preferisce avere subito un altro figlio per accorciare la distanza tra i fratelli, che potranno crescere insieme, condividere esperienze simili, frequentare la stessa scuola a vantaggio anche dell’organizzazione quotidiana negli spostamenti.
In altri casi, i genitori decidono di attendere qualche anno, per seguire il primogenito in modo esclusivo e godersi un’altra nascita quando questi è grandicello e quindi più autonomo. Gli esperti di diverse organizzazioni scientifiche forniscono indicazioni non sempre coincidenti, ma abbastanza simili tra loro.
Una ricerca pubblicata su Jama Internal Medicine, per esempio, ha esaminato i dati relativo oltre 150mila parti avvenuti tra il 2004 e il 2014. Le conclusioni sono state che la seconda gravidanza avvenuta entro 18 mesi dalla prima, ha comportato alcuni rischi, ma solo se la donna è nella seconda fase della sua vita fertile (dai 35 anni in su).
In particolare, se si resta incinte entro sei mesi dalla nascita del primo figlio, si corre un rischio di parto prematuro pari all’1,2%. Il rischio si riduce praticamente a zero se la donna attende 18 mesi.
Anche l’American College of Obstetrics and Gynecologist suggerisce di attendere almeno sei mesi e fissa il momento ideale tra i 18 mesi e i cinque anni dalla nascita del primo figlio. L’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva suggerito, a suo tempo, di attendere un minimo di 18 mesi per permettere al corpo della donna di riprendersi.
Di cosa tenere conto
Dopo la nascita di un figlio, è quindi importante attendere qualche tempo prima di pianificare la seconda gravidanza. Se si hanno rapporti sessuali, è opportuno parlare con il ginecologo per adottare un metodo contraccettivo idoneo dopo il parto.
Il suggerimento vale anche se la neomamma sta allattando al seno, perché l’allattamento, anche regolare, non sempre impedisce l’ovulazione e quindi la possibilità di concepimento in caso di rapporti.
Sempre secondo l’American College of Obstetricians and Gynecologist, una gravidanza su tre inizia senza essere pianificata: se l’ultimo parto si è verificato da poco tempo, l’organismo femminile potrebbe non essere ancora pronto.
Il corpo ha bisogno di riprendersi
La gravidanza, il travaglio e il parto comportano uno stress per il corpo. L’organismo può risultare impoverito di sostanze importanti, come ferro, calcio, vitamine ed è importante che le riserve si ricostituiscano anche attraverso una corretta alimentazione. Una gravidanza iniziata in una condizione di anemia può essere rischiosa.
I tessuti devono guarire bene
Dopo il parto, l’utero impiega circa un mese per riprendere le su dimensioni naturali. Occorre più tempo ai muscoli del pavimento pelvico per tornare a condizioni di elasticità e tono necessarie a sostenere un successivo aumento di dimensioni dell’utero per diversi mesi. Ancora più tempo richiede la guarigione della ferita del taglio cesareo.
L’incisione nei tessuti uterini richiede alcuni mesi per cicatrizzare completamente e l’utero torna a essere integro e pronto per una seconda gestazione molto tempo dopo la guarigione della cicatrice addominale. Lasciare passare alcuni mesi dopo il cesareo per la seconda gravidanza riduce rischi come la rottura dell’utero stesso e aumenta invece la possibilità che il bambino possa nascere per via vaginale.
Si devono controllare condizioni preesistenti
L’organismo della donna ha bisogno di attenzione e di tempo prima di una seconda gravidanza in modo particolare se ci sono malattie croniche, come il diabete gestazionale o quello di tipo 2, l’ipertensione arteriosa, i problemi alla tiroide. Queste condizioni possono essere aggravate dalla gravidanza, quindi è essenziale che siano ben controllate da dieta corretta, attività fisica, eventuali farmaci e visite di controllo, prima di pensare a dare inizio alla nuova gestazione.
Bisogna recuperare il peso forma
È normale aumentare un po’ di peso con la gravidanza, ma nei mesi successivi si dovrebbe riuscire ad eliminare i chili accumulati. Una parte consistente si perde dopo il parto, tra il peso di feto, utero, liquido amniotico e annessi della gravidanza. Si dovrebbe però iniziare una gestazione successiva con un peso corretto e una buona forma fisica. Il peso infatti tende ad accumularsi ogni nuova gravidanza e i chili in più predispongono a disturbi, come pressione elevata, pre-eclampsia, diabete con il rischio aumentato di un parto prematuro.
I fattori psicologici e sociali
Oltre alle ragioni strettamente fisiche, ci sono motivazioni di tipo psicologico, emotivo e sociali delle quali è importante tenere conto.
- Ci deve essere il tempo di adattarsi alle nuove dinamiche della vita a tre, che può richiedere anni e un processo di maturazione che porta la coppia a diventare famiglia e a organizzare la quotidianità in tal senso, con un grande arricchimento ma anche con rinunce. È anche legittimo godersi il tempo della crescita del primo figlio, le sue tappe evolutive, con la presenza e l’attenzione esclusiva richieste
- La donna deve sentirsi pronta anche dal punto di vista psichico. Gravidanza, parto, maternità con il loro carico di emozioni comportano anche uno stress a livello emotivo ed è importante riprendersi anche da questo punto di vista
- Il contesto familiare deve essere pronto ad accogliere il nuovo nato anche dal punto di vista economico e organizzativo, per assicurarli presenza, tempo, affetto e spazi adeguati anche all’interno dell’abitazione, come merita ogni bambino che viene al mondo.
Per questo motivo, se il ginecologo può verificare che il corpo della mamma si stia riprendendo bene, è possibile parlare con le psicologhe del centro nascita dove sono stati seguiti i corsi di preparazione al parto. Con queste figure professionali si possono affrontare gli aspetti più complessi legati alle dinamiche emotive di essere genitori e al desiderio di avere un altro figlio.
Il momento ideale esiste?
Il momento ideale per ciascuna donna e ciascuna famiglia è quindi legato a condizioni fisiche, sociali, emotive moto personali. Tuttavia, l’American College of Obstetrics and Gynecologist sostiene che il momento giusto per la seconda gravidanza esiste, per lo meno dal punto di vista della salute della donna e lo fissa tra i 18 mesi e i cinque anni dopo la nascita del primo figlio.
I 18 mesi rappresentano il tempo necessario all’organismo della mamma di riprendersi bene anche in caso di cesareo. Se, quindi, un bimbo è nato ad agosto del 2024, la coppia che desidera una seconda gravidanza potrebbe iniziare a provarci a partire da febbraio 2026.
È bene comunque, potendo e desiderando un altro bambino, non rimandare troppo, lasciando passare più di cinque anni. Con il trascorrere di diversi anni può essere più difficile il concepimento perché i partner sono meno giovani e dopo i 35 anni in particolare la fertilità femminile subisce un calo.
In breve
La seconda gravidanza dovrebbe iniziare tra i 18 mesi e i cinque anni dopo la prima, tenendo conto dello stato di salute della donna, sia fisico sia emotivo e delle condizioni organizzative e sociali del nucleo familiare.
Fonti / Bibliografia
- Planning Your Next Pregnancy? Here’s How Long to Wait | ACOGAn ob-gyn explains the ideal time to wait before getting pregnant again.
