Tra i timori più ricorrenti intorno al vaccino contro il Covid c’è la sua possibile azione negativa sulla fertilità maschile. Una correlazione che, però, gli andrologi impegnati nel progetto di ricerca EcoFoodFertility smentiscono, sottolineando come sia esclusivamente l’infezione al virus a produrre effetti, riducendo il numero degli spermatozoi e peggiorandone la qualità. anche per diversi mesi dopo la negativizzazione.
Presentato nel corso del congresso SIA (Società Italiana di Andrologia), il progetto analizza a tutto tondo i problemi di fertilità maschile legati al Covid-19, prendendo in considerazione anche gli effetti del vaccino. Come sottolineato da Luigi Montano, coordinatore del progetto e presidente della Società Italiana di Riproduzione Umana(), lo studio è stato svolto su due distinti gruppi d’indagine. Il primo composto da pazienti alle prese con problemi pregressi di fertilità di coppia che hanno contratto il virus; il secondo con volontari che si sono sottoposti a valutazione dello sperma prima e dopo la terza dose di vaccino Covid.
Per i 75 under 35 del primo gruppo, l’autrice dello studio, Maria Cira Gentile, ha sottolineato come le indagini abbiano rivelato effetti di diverso grado in base alla gravità dell’infezione da Covid-19. Con sintomi leggeri, il numero di spermatozoi è rimasto invariato, ma si è assistito comunque a una riduzione di mobilità e qualità. In chi, invece, ha contratto una forma infettiva più grave, il numero di spermatozoi è sceso del 41%, la mobilità e la vitalità del 20%, con anche un danno elevato (80%) sul Dna spermatico.
Le analisi svolte sul secondo gruppo, composto da 114 volontari di età di compresa tra i 22 e 31 anni, non hanno, invece, evidenziato particolari differenze a livello di parametri seminali tra i test svolti 10-15 giorni prima della terza dose di vaccino Covid-19 e, ancora, 32-39 giorni dopo la somministrazione.
Risultati che, come spiega anche il presidente SIA, Alessandro Palmieri, sottolineano la sicurezza del vaccino Covid. Le uniche variazioni legate al vaccino riguardano, nel 96,5% dei casi, un leggero aumento della concentrazione degli spermatozoi e della loro motilità. In appena il 3,5% dei vaccinati, invece, si sono visti peggioramenti passeggeri dei parametri seminali. Criticità, comunque, rientrate completamente meno di tre mesi dopo la vaccinazione per quasi tutti i campioni presi in esame.
Fonti / Bibliografia
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