Il dottor Antonello Sannia è docente di corsi di fitoterapia per medici e farmacisti nelle principali Università Italiane e presso l’Istituto Tumori di Milano.
Presidente della Società italiana di Medicina naturale.
Risponde a tutti i dubbi relativi alla medicina naturale.
Contro le malattie da raffreddamento, durante la gravidanza si può provare ad assumere l'estratto secco di Acerola, ricca di vitamina C e polifenoli. »
Il Ginkgo biloba, da assumere in forma di estratto secco, può essere un'alternativa alla cardioaspirina qualora quest'ultima provocasse importanti effetti avversi. »
La diffusione nell'ambiente di oli essenziali espone a una quantità molto bassa dei principi attivi contenuti, tuttavia in gravidanza è meglio evitare. »
I principi attivi contenuti nel ginkgo biloba in effetti hanno un lieve effetto anticoagulante, ma per sostituire un medicinale antitrombotico con altro occorre il parere del cardiologo curante. »
Il Ginko biloba può essere assunto anche da chi è in cura con l'aspirina da 100 mg. Tuttavia nei primi due mesi di impiego è opportuno effettuare un particolare esame di controllo. »
Esistono accorgimenti che possono aiutare a rendere meno spiacevole l'odore del sudore e ra questi c'è anche il suggerimento di utilizzare l'argilla ventilata. »
L'agnocasto è un arbusto utilizzato in fitoterapia per alcune sue proprietà. Si può provare a impiegarlo sotto forma di estratto per abbassare i livelli della prolattina. »
La rodiola può essere di aiuto quando il cortisolo è presente in quantità eccessive, ma può davvero poco se non si fa nulla per ridurre l'accumulo di stress da cui la produzione di cortisolo dipende. »
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Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione. »
È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche... »
La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese... »