Farmacologo dell'Istituto Mario Negri di Milano, risponde a dubbi sull'allattamento e sull'uso di farmaci in età pediatrica
Pubblicato il 11/10/2018Aggiornato il 17/05/2019
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Il Dottor Antonio Clavenna, medico e specialista in Farmacologia Clinica, dal 2000 è ricercatore presso il Laboratorio per la Salute Materno Infantile dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS di Milano, dove è responsabile dell’Unità di Farmacoepidemiologia.
Nella sua attività di ricerca si occupa principalmente del monitoraggio dell’uso dei farmaci nei bambini e negli adolescenti e del trasferimento dell’informazione sull’impiego dei farmaci, in particolare per quanto riguarda la gravidanza, l’allattamento e l’età pediatrica, agli operatori sanitari e ai cittadini.
L'occasionale quanto breve esposione all'odore benzina non è pericolosa per il feto, tanto più se avviene all'aperto oltretutto indossando una mascherina. »
La vitamina B6 assunta in gravidanza sotto controllo medico, così come l'acido folico impiegato nelle dosi prescritte non espongono il feto ad alcun rischio. »
I colliri e gli anestetici in gocce usati per effettuare i controlli oculistici sono poco assorbiti quindi non dovrebbero esporre la gravidanza a rischi. »
L'indicazione di usare un disinfetante per alimenti per un determinato lasso di tempo segnala semplicemente i minuti necessari per ottenerne l'effetto. »
L'assunzione di un integratore, anche se espressamente sconsigliato in gravidanza, se si è protratta per poco tempo difficilmente può causare problemi. Comunque, meglio evitare. »
Gli studi sull'impiego delle benzodiazepine a inizio gravidanza non hanno evidenziato il rischio che vengano compromessi lo sviluppo e la salute del feto. »
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Se un primo concepimento è avvenuto in pochi mesi, ci sono altissime probabilità (addirittura il 100%!) di avviare una nuova gravidanza entro sei mesi dall'aborto spontaneo. »
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